Fondi Pnrr su borgo Castello, scoppia la polemica a Gorizia

Fondi Pnrr su borgo Castello, scoppia la polemica a Gorizia

Botta e risposta

Fondi Pnrr su borgo Castello, scoppia la polemica a Gorizia

Di Ivan Bianchi • Pubblicato il 24 Feb 2022
Copertina per Fondi Pnrr su borgo Castello, scoppia la polemica a Gorizia

Al centro del dibattito i fondi del Pnrr, i dem Bolzonello e Moretti replicano a Ziberna mentre Oreti chiarische, «ora tra noi e regione c'è dialogo».

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Scoppia la polemica politica sull’indicazione di inserire Gorizia nel “bando per la rigenerazione dei borghi a rischio” del Pnrr. Il Partito democratico ha presentato un’interrogazione all’assessore regionale alla cultura, Tiziana Gibelli, chiedendo quale fosse stata la procedura seguita per indicare proprio questo piano allo Stato. Ogni Regione e Provincia autonoma, infatti, poteva indicare una sola proposta finanziabile, per far sbloccare un contributo da 20 milioni di euro. Richiesta che ha suscitato le polemiche da parte dell’amministrazione cittadina.

"La scelta del tutto legittima di investire 20 milioni di euro previsti dal bando per la rigenerazione dei borghi a rischio su Gorizia, puntando su Gorizia Capitale della Cultura europea 2025, non è affatto messa in discussione. Quello che crea perplessità, non solo nostre ma di molti che hanno analizzato il bando, è la modalità di selezione. La reazione del sindaco Ziberna dimostra quanto abbia sbagliato il tiro", affermano in una nota il consigliere regionale Sergio Bolzonello e il capogruppo del Pd nel Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, Diego Moretti, commentando le affermazioni del sindaco di Gorizia, Rodolfo Ziberna, a margine dell'interrogazione che lo stesso Bolzonello ha presentato alla Giunta in riferimento ai "Criteri di valutazione del Borgo da candidare all'avviso pubblico sulla rigenerazione dei Borghi nell'ambito del Pnrr (linea A)".

"Al sindaco Ziberna - aggiunge la nota dem - dico con estrema chiarezza che ha sbagliato toni e contenuti rispetto all'interrogazione presentata in Consiglio regionale. Il tema - conclude Bolzonello - rimane quello di bandi con parametri che portano a una restrizione importante del perimetro di gioco. Se la scelta doveva essere fatta su Gorizia, cosa che personalmente condivido, vista la grande operazione in atto con GO2025, l'indirizzo dei fondi andava concretizzato in modo molto diverso, dichiarando immediatamente il destinatario degli stessi".

"Il sindaco di Gorizia, con le sue dichiarazioni, conferma di non avere nemmeno letto l'interrogazione di Bolzonello. Le reazioni dei Comuni esclusi - spiega Moretti - confermano la leggerezza di un bando, fatto quasi ad personam. Queste importanti risorse nazionali non possono essere oggetto di rivendicazioni territoriali ma, piuttosto, un volàno per lo sviluppo economico. Non è il tempo delle bandierine, né di reazioni inutilmente isteriche”.

“Non bastavano i tanti autogol del Pd nel corso di questi ultimi 5 anni. La sintesi a questo ragionamento può benissimo essere rappresentata nello psicodramma politico che sta avvenendo tra di loro per trovare un candidato sindaco da sacrificare alle prossime elezioni comunali che avranno luogo a Gorizia”, replica Fabrizio Oreti, Assessore alla Cultura ed allo Sviluppo Turistico della giunta Ziberna.

“Il Consigliere Bolzonello, leader della sinistra in Regione, con la silente complicità della sinistra goriziana, ha cercato di mettere in discussione i 20 milioni di euro del Bando Borghi assegnati a Gorizia a seguito di pareri tecnici espressi da una commissione. Pertanto, stiamo parlando di un progetto vincente che ha meritato di essere preso in considerazione”.

Bolzonello, di fatto, ha presentato in consiglio regionale un’interrogazione “per chiedere spiegazioni sui criteri di valutazione che hanno portato i 20 milioni di euro del bando della Regione sui fondi del PNRR che andranno a favore dell’area del Castello e delle zone ai piedi del borgo. Forse ha intenzione di portare a termine il lavoro messo in campo su Gorizia dall’ex governatrice Serracchiani che nel suo mandato ha letteralmente messo in ginocchio la città?”.

“Finalmente – prosegue l’assessore - abbiamo un rapporto quotidiano con la Regione. Stanno arrivando leggi ad hoc per la città come “Gorizia25” a dimostrazione che il Presidente Fedriga e l’Assessore Regionale Gibelli hanno sempre creduto in noi a differenza di quanto avvenuto con la giunta regionale precedente a guida Pd dell’ex governatrice Serracchiani dove la città non è mai stata considerata”.

“Come mai il PD continua a voler penalizzare Gorizia? Come mai dopo l’attacco su Gorizia del Consigliere Regionale Bolzonello i Dem locali sono in rigoroso silenzio? Tra il candidato Sindaco ancora mancante e l’attacco sui 20 milioni - conclude Oreti - direi un bruttissimo modo per presentarsi, tra 3 mesi, davanti al giudizio dei cittadini”.

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