Fondi dell'Ambito per sostegno a disabili, Cisint non ci sta: «Risorse insufficienti»

Fondi dell'Ambito per sostegno a disabili, Cisint non ci sta: «Risorse insufficienti»

Monfalcone

Fondi dell'Ambito per sostegno a disabili, Cisint non ci sta: «Risorse insufficienti»

Di S.F. • Pubblicato il 25 Set 2024
Copertina per Fondi dell'Ambito per sostegno a disabili, Cisint non ci sta: «Risorse insufficienti»

L’assessore al bilancio ribatte dopo l'assemblea di ieri, parlando di uno «sciacallaggio politico sulla pelle delle persone con disabilità con un’operazione contabile improponibile».

Condividi
Tempo di lettura

Non sono tardate ad arrivare le reazioni dell’assessore al bilancio di Monfalcone, Anna Maria Cisint, a seguito dell’assemblea dei sindaci dell’Ambito socio assistenziale tenutasi ieri. Secondo l’ex prima cittadina, la nuova delibera approvata a sostegno dei minori con disabilità «è un'assurdità contabile, perché utilizza uno strumento improprio che riguarda l'aiuto alle situazioni di povertà, che neppure contiene risorse significative disponibili». «Accecati dalla volontà di polemica nei miei riguardi – continua Cisint - i sindaci di sinistra del Mandamento fanno approvare una scelta che nessun funzionario comunale accorto potrà sottoscrivere perché in contrasto con le norme di bilancio».

«I fondi, infatti - incalza - verrebbero prelevati dal capitolo in cui sono state impegnate le risorse da trasferire ai Comuni per coprire il sostegno alle persone bisognose per la Tari. Un capitolo che, proprio in quanto relativo a trasferimenti, non è quello regolare - dal punto di vista contabile - per imputare spese relative a prestazioni di servizi come quelle per i minori con disabilità».

«Inoltre, ha una disponibilità di soli 80mila euro - rivela Cisint - per questo, da una attenta valutazione tecnico-contabile, era emersa la proposta elaborata dalla nostra amministrazione». Quanto passato ieri in assemblea è stato definito «un’operazione di sciacallaggio politico e di propaganda elettorale che rischia di ripercuotersi, nei tempi e nei modi, solo sugli utenti bisognosi e sul personale addetto all’assistenza».

«Monfalcone – motiva ancora - è la realtà più interessata nel garantire questi servizi perché circa la metà degli assistiti fanno capo al nostro territorio e il nostro ente sostiene circa la metà della spesa. Poiché per noi la tutela delle persone fragili è una priorità, all’emergere del problema ci siamo attivati per scongiurare ogni tipo di interruzione o riduzione delle prestazioni e la nostra autorevole azione verso la Regione ha portato a una soluzione strutturale che riguarderà tutto il territorio regionale con la prossima variazione del bilancio regionale, che renderà disponibili 3,5 milioni di euro a ciò preposti».

E ancora, vengono sollevati altri interrogativi: «Dov’erano, invece, alcuni dei sindaci del Basso isontino? L’anima bella di Turriaco non c’era forse? L’idea dei tagli non è forse partita da Staranzano, così da come si legge dal verbale?». «Dov’erano coloro che ora si ergono a soloni, ma hanno proposto e votato nella precedente riunione dell’Ambito il taglio dei servizi e che si sono ben guardati dall’attivarsi per dare una risposta seria e concreta mettendo un bisogno contro l’altro: i minori contro i meno abbienti che ricevono l’aiuto per la Tari?».

«Questa vicenda è l’ennesima dimostrazione del cinismo politico della sinistra nella quale prevale sempre il contrasto contro l’avversario politico, e in particolare nei miei riguardi, rispetto all’interesse generale della comunità, che diventa ancor più oltraggioso quando colpisce soggetti così vulnerabili e bisognosi di sostegno» conclude Cisint.

Rimani sempre aggiornato sulle ultime notizie dal Territorio, iscriviti al nostro canale Telegram, seguici su Facebook o su Instagram! Per segnalazioni (anche Whatsapp e Telegram) la redazione de Il Goriziano è contattabile al +39 328 663 0311.

Articoli correlati
...
Occhiello

Notizia 1 sezione

...
Occhiello

Notizia 2 sezione

...
Occhiello

Notizia 3 sezione