Folla per la Messa di Mattioli, Ronchi riscopre «un piccolo gioiello locale»

Folla per la Messa di Mattioli, Ronchi riscopre «un piccolo gioiello locale»

La musica

Folla per la Messa di Mattioli, Ronchi riscopre «un piccolo gioiello locale»

Di Salvatore Ferrara • Pubblicato il 10 Ago 2023
Copertina per Folla per la Messa di Mattioli, Ronchi riscopre «un piccolo gioiello locale»

L'esecuzione è stata arricchita da alcuni brani organistici del compositore emiliano. «Un gesto di tenerezza per il figlio morto in guerra».

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Una folla curiosa e interessata ha riempito ieri sera, mercoledì 9 agosto, la chiesa parrocchiale di San Lorenzo a Ronchi dei Legionari per la presentazione della ristampa anastatica con trascrizione integrale della “Messa solenne in onore di San Lorenzo”, composta nel 1923 da Guglielmo Mattioli. Un lavoro che ha impegnato non solo la parrocchia dei santi Lorenzo e Domenica ma anche il quadrimestrale Nuova Iniziativa Isontina e l’associazione culturale e ricreativa slovena Jadro. A finanziare la ristampa anastatica, messa a disposizione durante la presentazione, le Onoranze Funebri Bertogna.

Il lavoro è stato seguito dalla musicista e compositrice Maria Beatrice Orlando che non solo ha trascritto ma anche adattato alcuni passaggi armonicamente “instabili”. La composizione “presenta una forma ciclica, con temi ricorrenti nelle diverse parti della stessa. Nel Kyrie il tema principale, costituito da un frammento scalare ascendente, viene enunciato per la prima volta. Questo viene poi ripreso, in forma variata o nascosta, nelle successive sezioni della composizione.

Dal punto di vista armonico, si percepisce un gusto derivante dalla scuola organistica francese, nello specifico quella franckiana, con modulazioni a toni lontani, appoggiandosi alle affinità di terza e agli omonimi maggiori o minori, com’era uso del tempo, con un’armonia ricca di note estranee agli accordi, che manifestano un sentore moderno, pur non discostandosi dalla tradizione e mantenendo la solennità necessaria a celebrare un momento così personale della vita del Mattioli”, ha raccontato Orlando.

Un lavoro, quello del Mattioli, che “dalla scrittura per le voci e dal dettaglio del manoscritto, fa emergere la sua abilità di fine orchestratore, rendendo questa Messa un prezioso capolavoro locale”, così ancora Orlando.

A fare eco è stato Ivan Bianchi, organista della chiesa parrocchiale ronchese, che ha ribadito non solo la storia dell’opera ma anche la profonda “tenerezza con la quale il compositore ha voluto scrivere l’intera messa. Emozioni importanti anche nella scelta di scrivere una Messa a san Lorenzo, chiesa vicina all’ultima sepoltura nota del figlio Giovanni, e non una Messa da Requiem. Anche i toni non sommessi ma teneri raccontano una storia di affetti che abbiamo voluto far riemergere dall’oblio della polvere”.

L’esperto Grande guerra Marco Mantini ha ripercorso, poi, i momenti importanti della morte di Giovanni Mattioli e della ricerca da parte del padre delle spoglie del figlio, conclusasi senza risultati con la composizione della messa. Soddisfazione da parte del parroco, monsignor Ignazio Sudoso, e dal presidente dell’associazione Jadro, Carlo Mucci.

La festa di San Lorenzo riunisce Ronchi, impegno unito nella cultura

L’esecuzione, che ha visto Patrizia Diani all’organo e Anastasiìa Gotovtceva contralto, Giacomo Segulia tenore e Massimiliano Migliorin basso, è stata arricchita anche da tre brani organistici curati dalla stessa Diani e cercati nel repertorio di composizioni del Mattioli: un Ripieno, una Pastorale e una Toccata Brillante che hanno suscitato una standing ovation da parte del folto pubblico presente in chiesa.  

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