Fogliano, il birrificio The Lure riapre e cresce: ora anche pizze

Fogliano, il birrificio The Lure riapre e cresce: ora anche pizze

La proposta

Fogliano, il birrificio The Lure riapre e cresce: ora anche pizze

Di Ivan Bianchi • Pubblicato il 18 Set 2023
Copertina per Fogliano, il birrificio The Lure riapre e cresce: ora anche pizze

Il proprietario Serroni soddisfatto dell'investimento. La squadra è di sei persone ma è già alla ricerca di una figura in più.

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Riaprirà domani, 19 settembre, il Birrificio agricolo The Lure di Fogliano Redipuglia, realtà presente sul territorio da oltre sei anni e che, nella sua posizione tra Fogliano Redipuglia e San Pier d’Isonzo, continua a sperimentare e a rinnovarsi.

Così dopo la chiusura di queste settimane e l’avvio, già rodato, dell’intera nuova area costruita ex novo, Lorenzo Serroni e il suo staff si preparano all’arrivo di autunno e inverno guardando sia alla produzione birraia che alla zona cucina. Questa, tra l’altro, rinnovata con l’aggiunta di ben due locali nei quali avviene la produzione di impasti per pizza e pane preparato appositamente per i panini. Prosegue, poi, chiaramente, tutta l’offerta di birre che sarà proposta nuovamente all’interno fino alla prossima estate. Alla riapertura, infatti, la proposta sarà ampliata con otto gusti di pizza che potranno essere aumentate a dieci: “Iniziamo con un numero più basso – racconta il titolare, Lorenzo Serroni – perché dietro alla proposta c’è stato e c’è tutt’ora uno studio e una formazione continua da maestri pizzaioli napoletani che ci hanno insegnato e tramandato alcuni dei loro segreti per una pizza che deve essere unica”.

Economicamente e in termini di forze è stato “un investimento importante – conferma Serroni – per il quale non mi sono fatto, alla fine dei conti, tante domande. Dopo otto anni era doveroso”. La principale richiesta che Serroni ha fatto ai tecnici nell’atto della progettazione è stata quella di evitare che gli odori della cucina entrassero in sala: “Voglio che si senta l’odore del legno e il calore del luogo – precisa – e anche per migliorare il lavoro di chi sta in cucina abbiamo deciso per l’ampliamento”.

Serroni è affiancato da cinque persone tra cucina e sala ma “siamo alla ricerca ancora di una figura che mi possa dare una mano sia nella produzione che nella zona pub. Non cerchiamo cose impossibili, solo di fare del nostro meglio in quel che proponiamo”.

Tra i progetti in breve e medio termine, quelli di aumentare la potenza dell’impianto fotovoltaico che attualmente viaggia sui 35 Kw portandoli a quasi 50 il che consentirebbe anche l’acquisto di un apposito macchinario per il recupero dell’anidride carbonica che attualmente viene rilasciata durante la produzione. “Il senso del lavoro, anche per una questione ambientale seria, è anche recuperare quella Co2 che adesso rilasciamo nell’aria”, chiosa Serroni, conscio dell’importanza dell’eventuale riduzione dell’impatto sull’ambiente. “Su circa mille birrifici in Italia solo quattro ce l’hanno e vorremmo poterli seguire”, conclude. 

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