Ecco Explora I, prima nave superlusso creata da Fincantieri a Monfalcone

Ecco Explora I, la prima nave superlusso creata da Fincantieri a Monfalcone

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Ecco Explora I, la prima nave superlusso creata da Fincantieri a Monfalcone

Di Redazione • Pubblicato il 20 Lug 2023
Copertina per Ecco Explora I, la prima nave superlusso creata da Fincantieri a Monfalcone

Nasce la prima nave della sua classe, investimento complessivo da 2,3 miliardi da parte di Msc. Il viaggio inaugurale ad agosto da Copenaghen.

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La divisione Crociere del gruppo Msc ha celebrato oggi un traguardo significativo del suo sviluppo con la consegna di Explora I, la nave che segna il lancio ufficiale di Explora Journeys, il nuovo marchio di viaggi di lusso del gruppo. L'investimento per la nuova nave ha superato i 500 milioni di euro, realizzandola nel porto di Monfalcone dove questa mattina è stata consegnata da Fincantieri. Si tratta della prima delle quattro navi di lusso che saranno costruite dal colosso della navalmeccanica, in un piano di investimenti del valore di 2,3 miliardi di euro. Il suo varo era avvenuto a fine maggio 2022.

All'evento erano presenti Gianluigi Aponte, fondatore e presidente del Gruppo Msc; Pierfrancesco Vago, presidente esecutivo della divisione Crociere di Msc; la madrina della nave Zoe Africa Vago, e per Fincantieri l'amministratore delegato Pierroberto Folgiero, oltre ai rappresentanti del team di costruzione di Msc, i dirigenti e lavoratori del cantiere navale. "Oggi è un giorno storico - ha commentato Vago - e rappresenta un passo decisivo nel nostro percorso di crescita, perché segna l'ingresso del Gruppo Msc nel settore dei viaggi di lusso". Il dirigente ha confermato di voler puntare su questo segmento.

La nave, quindi, "sarà una delle più belle ed iconiche ambasciatrici del Made in Italy in mare, una testimonianza dell'artigianato italiano in tutto il mondo. Le quattro navi di Explora Journeys vedranno un investimento di 2,3 miliardi di euro, in grado di generare un impatto sull'economia italiana di oltre 10 miliardi di euro, fornendo quindi un contributo significativo alle prospettive di sviluppo del paese. In termini di occupazione, la costruzione di ogni singola nave richiede oltre sette milioni di ore lavorative e l'occupazione media è di 2.500 persone per due-tre anni". Per Fincantieri, l'ad ha aggiunto che questa classe "segna in maniera chiara e distintiva la direttrice di sviluppo per Fincantieri".

"Rispetto all’ingresso nel mercato delle crociere di lusso - rimarca - questa nave rappresenta un progetto che scalerà molteplici gradini nell’avvicinamento alla nave del futuro: dalle più moderne soluzioni di riduzione catalitica selettiva e sistemi ad alta efficienza passeremo, per le unità successive, al gas naturale liquefatto, fino ad arrivare all’utilizzo dell’idrogeno. Questa parabola testimonia l’evoluzione del nostro Gruppo da produttore ad abilitatore della transizione energetica nelle costruzioni navali”. La nave partirà quindi il primo agosto per il suo viaggio inaugurale, da Copenaghen in Danimarca.

La nave di lusso trascorrerà diverse settimane nel Nord Europa, offrendo una serie di itinerari diversi e attraverserà quindi l'Oceano Atlantico per trascorrere l'inverno in Nord America e nel Mar dei Caraibi prima di tornare in Europa nell'estate del 2024. Qui farà alcune crociere nel Mar Mediterraneo. Nel frattempo, Explora II è attualmente in costruzione presso il cantiere navale di Fincantieri a Genova Sestri Ponente ed entrerà in servizio nell'agosto del 2024. La III, invece, sarà la prima di due navi alimentate a gas naturale liquefatto ad entrare a far parte della flotta di Explora Journeys, con la consegna prevista nel 2026, mentre la IV nel 2027.

Tutte le navi di Explora Journeys saranno dotate delle più recenti tecnologie ambientali e marine, compresa la tecnologia di riduzione catalitica selettiva, la connettività alla rete elettrica a terra, i sistemi di gestione del rumore subacqueo per proteggere la vita marina e una vasta gamma di attrezzature energeticamente efficienti a bordo per ottimizzare l'uso dei motori e ridurre ulteriormente le emissioni.

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