Fidas Isontina rinnova l'autoemoteca, raggiunta anche la montagna

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Fidas Isontina rinnova l'autoemoteca, raggiunta anche la montagna

Di Ivan Bianchi • Pubblicato il 28 Ott 2023
Copertina per Fidas Isontina rinnova l'autoemoteca, raggiunta anche la montagna

Stanziati 300mila euro per l'associazione donatori, attesa l’entrata a pieno servizio del nuovo veicolo per l’autunno del prossimo anno.

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Una sinergia forte tra politica e associazioni, tra chi governa e chi, sul territorio, si occupa nella pratica delle numerose dinamiche sociali. Così la Fidas Isontina potrà avere, a breve, una nuova autoemoteca. Un servizio che viene molto apprezzato non solo dai donatori ma anche da chi, neofita, curioso o dubbioso sulla donazione del sangue, alla vista dell’attrezzato “camion” – che tale non è ma che lo scrivente semplifica per maggior comprensione del lettore – si può convincere della bontà del gesto e della necessità fondamentale del dono.

Un’importante novità per i donatori di sangue del Friuli Venezia Giulia e in particolare per quelli del Goriziano e del Friuli Occidentale: martedì scorso il Consiglio regionale, in sede di approvazione della legge di assestamento-bis, ha approvato un emendamento per la concessione di un contributo straordinario all’Associazione donatori volontari sangue Fidas Isontina per l’acquisto di una nuova unità mobile di raccolta di emocomponenti.

L’emendamento, promosso dai consiglieri Diego Bernardis e Markus Maurmair, è stato approvato all’unanimità dall’assise regionale e stanzia 300mila euro per l’acquisto del nuovo mezzo che andrà a sostituire l’attuale autoemoteca regionale, entrata in servizio nel 2009, e intitolata allo storico presidente Egidio Bragagnolo. Il nuovo mezzo sarà dimensionato per raggiungere tutte le località del Friuli Venezia Giulia: non solo quindi le storiche uscite di Grado e Cormòns, gli altri comuni del Goriziano e del Friuli Occidentale, ma anche i piccoli centri della montagna friulana.

Nel corso della conferenza stampa di ieri mattina nella sede della Regione a Udine, è stata illustrata l’iniziativa, alla presenza, oltre dei consiglieri proponenti, dell’assessore regionale Riccardo Riccardi e dei presidenti di Fidas Isontina, Feliciano Medeot, di Avis Friuli Venezia Giulia, Lisa Pivetta, e di Afds Pordenone, Mauro Verardo. “Un doveroso ringraziamento ai consiglieri Maurmair e Bernardis, all’assessore Riccardi e a tutto il consiglio regionale che, indipendentemente dai gruppi consiliari, ha risposto a questa esigenza non solo di Fidas Isontina, ma dell’intera comunità del Friuli Venezia Giulia”, precisa Medeot.

Ma è anche una assunzione di responsabilità per la gestione di un mezzo mobile che è e sarà patrimonio di tutto il Friuli Venezia Giulia e non solo di Fidas Isontina, come lo è stato il precedente. Per l’allestimento del nuovo mezzo e per l’entrata in servizio ci vorranno almeno 9 mesi e quindi si può ipotizzare l’entrata a pieno servizio per l’autunno del prossimo anno. “I donatori di sangue non sono di destra o di sinistra, ma semplicemente un patrimonio della collettività". È questa una delle chiavi di lettura dell'emendamento approvato all'unanimità nei giorni scorsi dal Consiglio regionale durante la discussione sull'Assestamento bis.

Il testo era stato proposto dai consiglieri Diego Bernardis (Fedriga presidente) e Markus Maurmair (Fratelli d'Italia), e poi sottoscritto da tutti i gruppi politici. Anche grazie all'iniziativa di Enrico Bullian (Patto per l'autonomia-Civica Fvg), che aveva sollecitato la stessa azione con un'interrogazione a maggio e con una proposta emendativa in sede di manovra di bilancio a luglio.
"L'attuale autoemoteca, dedicata a Egidio Bragagnolo - ha ricordato Bernardis - è attiva dal 2009 e ha troppo spesso bisogno di manutenzione, tanto che già da un paio d'anni si parlava di un possibile aiuto della Regione per acquistare un nuovo mezzo".

"Nella legge di Stabilità del 2022 - ha aggiunto l'esponente di Fp - proposi un ordine del giorno che andava in quella direzione, e anche il collega Bullian ha suggerito l'intervento nella manovra di assestamento estivo. Nell'ultima manovra autunnale, assieme al collega Maurmair, abbiamo così firmato un emendamento condiviso da tutti i gruppi, che assegna 300mila euro di contributo direttamente alla Fidas per l'acquisto del mezzo". Bernardis ha voluto ricordare la forte spinta che è venuta dal territorio isontino, citando e portando il saluto dei colleghi Antonio Calligaris (Lega), Laura Fasiolo e Diego Moretti (Pd).

Maurmair si è invece soffermato sulla situazione del dono del sangue in Fvg, ricordando che "come regione siamo autosufficienti e riusciamo anche a esportare nel resto d'Italia sangue ed emoderivati. La nuova autoemoteca - ha aggiunto l'esponente di FdI - sarà funzionale a questo impegno che continua, ed è bello sottolineare che i donatori hanno voluto contribuire comunque alla spesa, per sottolineare l'importanza che attribuiscono a questo strumento".

"Con una ventina di colleghi di Cormons - ha ricordato Bullian - siamo abituati a fare le donazioni all'autoemoteca Bragagnolo, e da lì è nata l'idea di presentare la mia prima interrogazione proprio su questo tema. Sono soddisfatto di aver dato il mio piccolo contributo a questa soluzione. E lancio a tutti l'idea - ha aggiunto l'esponente dell'opposizione - di lavorare per un progetto di inclusione, allargando le donazioni anche agli stranieri che sono il 10% della popolazione del Friuli Venezia Giulia".

Ringraziato dai tre consiglieri per l'adesione della Giunta a questa richiesta del territorio, l'assessore Riccardi ha lodato a sua volta "il movimento di volontariato del Fvg, che a livello nazionale ci invidiano e che ci consente di essere autosufficienti sul dono del sangue, anzi fornitori a chi ne ha bisogno. Dobbiamo preservare i valori della gratuità e della donazione anonima, princìpi che non dappertutto sono scontati".

Il titolare della delega alla Salute ha parlato anche della necessità "di avvicinare le persone alle donazioni, e in questo senso l'autoemoteca è importante perché va direttamente nei territori". Quanto al trasversale consenso all'emendamento, "a volte la politica si permette il lusso di non dividersi - ha commentato Riccardi - e io spero che questi momenti si moltiplichino, anche considerando le attuali difficoltà del sistema-salute".

È stato invece Medeot a lanciare l'idea della prima donazione fuori dal palazzo del Consiglio regionale, quando il nuovo mezzo sarà operativo e dunque tra 9-10 mesi perché c'è un percorso burocratico da avviare e completare. Quando sarà disponibile il nuovo autoveicolo "forse potremo consegnare la vecchia autoemoteca a una delle Regioni che ne ha bisogno", ha suggerito ancora Medeot prima che il pordenonese Verardo sottolineasse l'aspetto "promozionale" del mezzo mobile: "Ogni volta che andiamo nelle piazze raccogliamo curiosità, interesse e nuove adesioni, importanti per fronteggiare il calo demografico”.

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