La festa di San Lorenzo riunisce Ronchi, impegno unito nella cultura

La festa di San Lorenzo riunisce Ronchi, impegno unito nella cultura

La ricorrenza

La festa di San Lorenzo riunisce Ronchi, impegno unito nella cultura

Di Salvatore Ferrara • Pubblicato il 10 Ago 2023
Copertina per La festa di San Lorenzo riunisce Ronchi, impegno unito nella cultura

Presenti anche le delegazioni dai comuni gemelatti di Metlika e Wagna, insieme a Nova Gorica. Donati aiuti alla Caritas e al Centro aiuto alla vita.

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Ronchi dei Legionari ha onorato il suo patrono San Lorenzo. Dopo il concerto di musica sacra della vigilia, questa mattina nella chiesa parrocchiale arcipretale ha avuto luogo la solenne concelebrazione eucaristica officiata da don Bogdan Vidmar, delegato episcopale della diocesi di Capodistria per Go!2025. Accanto a lui, c’erano il parroco monsignor Ignazio Sudoso e il decano don Paolo Zuttion. Erano presenti anche i sacerdoti del decanato e quelli della comunità slovena gemellata di Metlika.

Nell’omelia, il celebrante ha richiamato le radici comuni della festa e ha rivolto ai presenti un pensiero sull’attenzione necessaria per la comunicazione volta alla valorizzazione degli aspetti culturali. “Lorenzo ha presentato i poveri come i tesori della chiesa – sono le parole di don Vidmar – sono stati loro i veri testimoni per il martire che ricordiamo oggi e questo ci spiega come il Signore si rivela prima di tutto ai deboli”. Non sono mancati i richiami al santo, molto rappresentato nei capolavori artistici e i riferimenti ai cambiamenti sociali legati ad una crisi che colpisce sempre più settori sotto tanti punti di vista.

“Cosa comunica oggi il sacerdote – ha domandato ancora il viceparroco di Nova Gorica – e come predica il messaggio evangelico oggi? Il rapporto con Dio deve toccare la nostra vita e divulgarsi tra noi. L’incontro concreto deve rivelarsi un impegno nella pratica, un approfondimento che si fa ricerca sul territorio per sperimentare pratiche di vita buona”. L’omelia, plurilingue in vista dell’evento della Capitale europea della Cultura, ha infine richiamato la fede che “accompagna la cultura cristiana, che solo così potrà dare un contributo fattivo”.

A portare i saluti dell’amministrazione comunale, è stato il sindaco Mauro Benvenuto che ha definito la festa “una giornata speciale, un’occasione d’incontro, di dialogo e di festa condivisa con le municipalità gemellate”. Il primo cittadino ha inoltre fatto riferimento alla necessità di rimettere al centro della società, la dimensione umana capace di generare la rivoluzione culturale e la partecipazione popolare necessarie. “Anche le associazioni – sono le parole di Benvenuto - svolgono un ruolo strategico per la coesione sociale. Solo insieme, con impegno, dedizione e sacrificio si potranno superare gli ostacoli”.

Il valore dell’incontro e dell’ascolto sono stati due aspetti richiamati anche da monsignor Sudoso, che ha ringraziato gli ospiti di Wagna e Metlika. La ricorrenza patronale è stata anche l’occasione per compiere dei gesti concreti voluti dal comitato "Monsignor Mario Virgulin e don Renzo Boscarol". Come da tradizione, per ricordare le figure dei due parroci è stato scelto di compiere due gesti di carità. Il primo, diviso in due momenti, è consistito nella consegna di due aiuti economici. Uno a favore della Caritas San Lorenzo per l'acquisto di scarpe da bambini, già avvenuto nei giorni scorsi. L'altro è un'azione a favore del Centro di aiuto alla vita di Monfalcone, che provvederà a consegnare un contributo economico ad una madre in particolari difficoltà socio economiche.

Entrambi i gesti sono stati resi possibili grazie al lascito di un fondo dedicato alla carità voluto da don Boscarol. A don Bogdan è stato fatto dono di un quadro prodotto in memoria del Patrono e realizzato dall'artista Federico Leban. La borsa di studio istituita in memoria di monsignor Mario Virgulin è andata al seminarista Matteo Scarpin, studente del Seminario Interdiocesano di Castellerio.

Come da consuetudine, sono stati ricordati anche gli anniversari di ordinazione sacerdotale: i 25 anni di ministero di don Giorgio Longo e don Alessandro Biasin entrambi impegnati nel decanato monfalconese. A sostenere la santa messa solenne è stato il Coro dei Sacri Cantores Theresiani diretto da Vanni Feresin con all’organo Simone Cecchini; sia ieri che oggi, le celebrazioni sono state annunciate dal suono festoso delle campane a cura dei Campanari del Goriziano.

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