Festa del Lavoro sul palco di Monfalcone, «dignità e sicurezza fondamentali»

Sul palco molti sindaci del Mandamento e della provincia. Morsolin: «Oggi operai costretti a tornare a casa ancora in tuta da lavoro».

La festa del lavoro che ha riempito la centralissima Piazza della Repubblica è cominciata poco dopo le 10. A precedere i discorsi ufficiali del sindaco Anna Maria Cisint che ha accolto i sindacati confederali in città, è stata come da tradizione la musica ed in particolare quella dell’Orchestra Etnica e del cantante indiano Shno Shanaz che attraverso un dolce ritmo orientale ha portato sul palco un canto di amicizia il cui ritornello – tradotto – recitava “Se questa vita finisce, rimaniamo soli”.

Non si può dire che l’inedita presenza non sia stata notata dalla giunta e dalla Lega che si sono avvicinate al palco solo dal momento in cui il canto è terminato e il sindaco Cisint ha preso la parola. Assieme alla prima cittadina di Monfalcone c’erano vari sindaci e delegati provenienti dai comuni del Mandamento e non solo. Dopo un minuto di raccoglimento in ricordo delle vittime del naufragio avvenuto in marzo a Cutro, aprendo il suo intervento, il sindaco ha citato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella il quale ha definito il lavoro “l’architrave dell’Italia”.

Cisint ha richiamato l’attenzione sulla dignità della persona e del suo lavoro, sulla sicurezza che è anche salute e sull’importanza delle parti sociali. “Solo se questi valori sono rispettati – sono le parole del sindaco - le città possono crescere e svilupparsi. Su queste basi più di un anno fa abbiamo dato vita al patto per il lavoro, per cui ringrazio tutti gli attori che hanno partecipato in maniera attiva al processo”. E ancora Cisint: “Per la città di Monfalcone la celebrazione del Primo maggio significa anche guardare al futuro".

"Futuro più chiaro grazie alle nuove prospettive legate al porto - con l’applicazione della zona logistica semplificata e il distretto della nautica - e alle nuove prospettive legate allo sviluppo e alla riqualificazione dei servizi del terziario del turismo. E ancora, alla promozione della formazione dei nostri giovani, anche e soprattutto per nella navalmeccanica”. Tra i presenti – oltre alle varie sigle sindacali - non sono mancati in piazza anche diversi esponenti locali del Pd monfalconese, i consiglieri regionali Diego Moretti, Laura Fasiolo ed Enrico Bullian (Patto).

Al fianco dei lavoratori di Fincantieri e del porto c’era anche fra Roberto Benvenuto direttore della Pastorale sociale e del lavoro dell’arcidiocesi di Gorizia.

In concomitanza a questa giornata di festa, oggi ha compiuto un anno la presenza in città de “Lo Spazio Rosso” della Sinistra per Monfalcone sito in Piazza Cavour. Qui, dopo il comizio, il presidente del movimento Francesco Zappaterra ha accolto tutti i sostenitori a quello che la consigliera Cristiana Morsolin ha definito un “centro civico dove si è riusciti a costruire una rete di attività sociali, di socializzazione e amicizia”. “Quello che forse mancava in piazza – commenta Morsolin – erano i veri protagonisti, i lavoratori”.

Per Morsolin, che ha condiviso quanto ha sentito, però “c’è ancora distanza e differenza tra la teoria e la pratica”. “Entro il 2021 dovevano essere allestiti più di duemila spogliatoi destinati alle ditte. Oggi invece, gli operai dopo il turno di lavoro sono costretti a tornare a casa ancora in tuta da lavoro” così in conclusione Morsolin.

Foto di Ivan Bianchi

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