dolegna
La festa della famiglia Livon per 60 anni di vino nel Collio, nuova cantina nel 2025
Entro fine anno sarà realizzata la nuova cantina a Dolegnano, oggi la famiglia ha esteso i propri affari anche in Toscana e Umbria. La festa sul Collio.
La famiglia Livon ha celebrato nei giorni scorsi a Dolegna del Collio 60 anni dalla fondazione della prima cantina, inaugurata da Dorino Livon nel 1964, aprendo le porte della sua azienda l'11 e 12 settembre, durante la vendemmia. L'evento ha accolto ospiti, collaboratori e forza vendita per ricordare il lungo cammino di una delle realtà vitivinicole più prestigiose del Friuli Venezia Giulia. La celebrazione ha reso omaggio anche al Collio, la terra che ha reso possibile il successo della famiglia di imprenditori.
«Siamo partiti dal Collio e anche se oggi i nostri vini sono distribuiti e conosciuti in più di 50 Paesi del mondo, ci piace mantenere sempre vivo il legame con questa terra e il ricordo del primo vigneto e della prima cantina Vencò a Dolegna, da cui tutto è partito», ha dichiarato Valneo Livon, ricordando i primi passi dell'azienda e i successi ottenuti con dedizione e sacrificio. Dorino Livon, il fondatore, fin dall'inizio aveva riconosciuto l'enorme potenziale delle colline del Collio, con la loro biodiversità e caratteristiche pedoclimatiche.
«La visione era talmente appassionata che le generazioni future ne hanno ereditato i valori», ha osservato la famiglia, che ora giunge alla terza generazione con Matteo Livon, il nuovo amministratore delegato. Ha quindi illustrato con entusiasmo i progetti futuri, annunciando la prossima apertura di una nuova cantina a Dolegnano. «Entro fine anno porteremo a compimento la nuova cantina con cui abbiamo voluto omaggiare la nostra terra natia. Qui dedicheremo ancora più attenzione all'ospitalità di alto livello e all'accoglienza, al fine di regalare ai nostri visitatori esperienze indimenticabili», ha dichiarato.
Durante la cerimonia, Stefano Zannier, assessore alle Risorse agroalimentari, ha evidenziato il ruolo della famiglia nella valorizzazione del patrimonio agroalimentare della regione. «Il Friuli Venezia Giulia ha la fortuna di avere un patrimonio inestimabile dal punto di vista agroalimentare. Un bene straordinario che alcune grandi famiglie, come i Livon, hanno saputo valorizzare al massimo», ha detto Zannier, aggiungendo che l'azienda è un esempio di come «si può fare viticoltura di qualità in modo pragmatico».
Anche Sergio Emidio Bini, assessore regionale alle Attività produttive e turismo, ha sottolineato l'importanza dell'enogastronomia come leva per la promozione del Friuli Venezia Giulia a livello internazionale. «Le produzioni agroalimentari e la tradizione culinaria si posizionano al primo posto tra i fattori di attrazione per i turisti stranieri», ha spiegato, evidenziando come il comparto enogastronomico, che genera 1,4 miliardi di euro di export, abbia ancora margini di crescita.
I Livon hanno esteso i propri investimenti oltre il Collio, arrivando in Toscana con l'acquisizione di Borgo Salcetino nel Chianti Classico e in Umbria, dove hanno investito nel Montefalco Rosso. Ogni progetto è sempre guidato da un forte legame con il territorio e da una filosofia produttiva etica e sostenibile. Mauro Bordin, presidente del Consiglio regionale, ha consegnato all'azienda il sigillo dell’assemblea legislativa, riconoscendo l’importanza dell'azienda per la regione. «L'energia e la forza che la famiglia Livon mette nella sua azienda attraverso la promozione dei propri prodotti, permette di promuovere anche il nostro territorio», ha dichiarato.
Bordin ha concluso augurandosi che i partecipanti alla celebrazione, provenienti da tutta Italia, possano diventare ambasciatori delle bellezze del Friuli Venezia Giulia, portando con sé non solo i prodotti della famiglia Livon, ma anche l’amore per una regione ricca di storia, cultura e tradizioni. «Ogni sacrificio, ogni sfida e ogni vittoria sono state affrontate con la forza che solo una famiglia unita può dare», ha concluso Matteo Livon, ringraziando tutti coloro che hanno contribuito a rendere possibile questo straordinario percorso.
Rimani sempre aggiornato sulle ultime notizie dal Territorio, iscriviti al nostro canale Telegram e Whatsapp, seguici su Facebook o su Instagram! Per segnalazioni (anche Whatsapp e Telegram) la redazione de Il Goriziano è contattabile al +39 328 663 0311.