Festa ad Aquileia per don Manuel, primo sacerdote dopo nove anni

Festa ad Aquileia per don Manuel, primo sacerdote dopo nove anni

La celebrazione

Festa ad Aquileia per don Manuel, primo sacerdote dopo nove anni

Di Salvatore Ferrara • Pubblicato il 28 Mag 2023
Copertina per Festa ad Aquileia per don Manuel, primo sacerdote dopo nove anni

A imporre le mani l'arcivescovo Redaelli. Matteo Marega diventa diacono ma in quasi dieci anni sono morti oltre trenta preti.

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È stata la Basilica Patriarcale di Aquileia ad accogliere la solenne celebrazione che ha visto protagonisti due figli della Bisiacaria: Matteo Marega, della parrocchia di San Pietro Apostolo di San Pier d'Isonzo, in esperienza pastorale a Gorgonzola nella diocesi di Milano è diventato diacono mentre Manuel Millo della parrocchia di San Pietro e Paolo di Staranzano, in servizio pastorale nella parrocchia di San Michele Arcangelo di Cervignano, è diventato sacerdote. "Grande e incontenibile la gioia per l'ordinazione di due giovani della nostra diocesi - sono le parole dell'arcivescovo Carlo Roberto Maria Redaelli - ancora oggi ci sono giovani disponibili a dedicare la loro vita al Signore e al servizio della Chiesa. Manuel e Matteo hanno deciso di orientare tutta la loro vita verso il Vangelo. Entrambi vivranno in un cambiamento d'epoca".

Proseguendo l'omelia, il presule ha fatto poi riferimento ad una chiesa che sta mutando nella sua forma, facendo riferimento a nuove forme ministerialità diffuse. "Stiamo andando verso una Cristianità più consapevole della vita del Vangelo nonostante ci siano tanti meno. Meno battezzati, meno preti, meno matrimoni e meno giovani". Monsignor Redaelli ha chiesto quindi che si lasci spazio alla fiducia verso il Padre, il punto fermo, la guida per entrambi. E ancora il presule: "Il ministero va vissuto in comunione e non da solisti. Non siete soli nell'annuncio del Vangelo".

Dopo l'omelia e conclusa la preghiera di ordinazione, ha avuto luogo la vestizione diaconale. Marega ha ricevuto la stola e la dalmatica dalle mani di sua madre e da quelle di don Giorgio Giordani. Poi, a seguito dell'imposizione delle mani e della preghiera di ordinazione, il parroco di Cervignano, don Sinuhe Marotta, ha aiutato don Millo a indossare gli abiti sacerdotali. A uno a uno tutti i presbiteri presenti hanno, poi, imposto le mani in sego di benedizione sul neo sacerdote. L’abbraccio finale ha suggellato l’ingresso di don Manuel all’interno dei sacerdoti diocesani, così come per Marega l’avvio dell’ultima tappa del proprio percorso verso il sacerdozio.

"Dove ha abbondato il peccato, ha sovrabbondato la grazia" così il diacono Marega, in tono scherzoso, nei ringraziamenti finali rivolti ai fedeli anche a nome di don Millo parlando delle due vocazioni giunte da terra bisiaca. "Questa nostra scelta - continua Marega - appartiene anche a voi e a Dio. Tutti voi siete nel mosaico di Dio". Le offerte raccolte in occasione di queste ordinazioni sono state destinate alle persone colpite dall'alluvione in Emilia Romagna. Tra i fedeli, oltre ad amici e parenti, i gruppi scout di Ronchi dei Legionari e di Cervignano del Friuli: in prima fila anche i sindaci di Aquileia, Cervignano e Staranzano.

Una festa per l’intera arcidiocesi anche se con l’amara consapevolezza che, in nove anni, ovvero dall’ultima ordinazione presbiterale, che si è tenuta nel 2014, sono scomparsi 32 sacerdoti, quasi un terzo dell’intero presbiterio diocesano. “Stiamo lavorando – ha concluso Redaelli prima della benedizione finale – con altri tre nostri seminaristi. Speriamo che altri giovani, anche qui presenti in basilica, possano seguire le loro orme”.  

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