il cantiere
L'ex ferrovia Fincantieri diventerà ciclabile, parte il cantiere a Monfalcone

I lavori dureranno 357 giorni e il nuovo tratto di ciclabile lungo quasi 2 chilometri. Anche il secondo lotto è già finanziato, collegando con Ronchi e Staranzano.
Avviati stamattina, poco prima di mezzogiorno, i lavori per la realizzazione della pista ciclabile che prenderà il posto dell’ex ferrovia Fincantieri tra Monfalcone e Ronchi. Si tratta della sua prosecuzione. La cerimonia ha avuto luogo a poca distanza dal “Giardino Benessere” intitolato alla giornalista Oriana Fallaci, tra le vie Aulo Manlio e Aquileia, alla presenza dei sindaci Anna Maria Cisint di Monfalcone, Riccardo Marchesan di Staranzano, dell’assessore ai lavori pubblici di Ronchi Michela Lorenzon, e dell’assessore regionale alle Infrastrutture, Cristina Amirante.
L’opera prende dunque il via a seguito dell’accordo di programma promosso dalla Regione e dai tre comuni bisiachi, insieme al Trieste Airport, rappresentato dal responsabile dell’Ufficio di piano del Polo intermodale Stellio Vatta. Ad illustrare i principali particolari tecnici è stato il Rup del Comune di Monfalcone, Andrea Ceschia. I lavori di questo primo lotto dureranno 357 giorni e il nuovo tratto di ciclabile lungo quasi 2 chilometri - che arriverà fino alla stazione dismessa di Ronchi Sud - sarà fruibile entro i primi mesi del 2025. Il valore dell’opera è di 1,5 milioni di euro. Anche il secondo lotto – che collegherà Ronchi Sud con la bretella dell’aeroporto – è stato già finanziato.
Si tratterà di un tracciato di più di 2.300 metri che costerà 1,7 milioni di euro. «È un’opera che non tocca solo la nostra città - ha spiegato Cisint - fa parte di una visione strategica e che agevolerà tratti dedicati agli studenti delle vicine scuole e a quanti si recano sul posto di lavoro. Questa non sarà più una cesura tra due zone della città. Non ci sarà più la divisione della ferrovia, così i rioni di Largo Isonzo e di Aris saranno uniformati al resto della città con accessi sicuri per i più piccoli e rispettosi delle persone con disabilità». Nel suo intervento, l’assessore regionale Amirante ha parlato di un «tratto di ciclabilità dall’importanza urbana rilevante legata alla sostenibilità, alla scuola e al lavoro».
«La valenza turistica di questa opera è strategica e accomuna tre comuni che saranno collegati ad un aeroporto ciclabile, un esempio virtuoso» così Amirante, che ha pure specificato che l’amministrazione regionale è al lavoro per la semplificazione dei lavori previsti sul ramo Fvg2 che da Trieste va a Venezia. Di una «congiunzione importante che si aggiunge a quanto già in piedi» ha riferito il sindaco di Staranzano, Marchesan, il quale ha anche definito il nuovo percorso per le due ruote «un progetto vasto che guarda alla cultura del trasporto slow». «Il tema delle piste è molto sentito dai giovani e collegherà i centri urbani in sicurezza – sono le parole di Lorenzon – costituirà un indotto ai fini turistici, favorendo uno sviluppo fondamentale per la valorizzazione del territorio».
«L’aeroporto si integrerà al territorio e si metterà al servizio della cittadinanza – ha affermato l’ingegner Vatta – l’obiettivo è completare l’intermodalità a garanzia della sicurezza e della mobilità sostenibile». La ditta che eseguirà i lavori è la Fabris Srl della provincia di Pordenone affiancata da quelle in subappalto, la Adria Strade e la Coletto. Alla cerimonia erano presenti i presidenti dei comitati di rione che hanno interloquito col Comune per manifestare le esigenze della cittadinanza, il consigliere regionale della Lega, Antonio Calligaris, l’assessore all’ambiente di Ronchi, Alessandro Bassi e il maresciallo maggiore dei carabinieri, Mario Egidi.
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