Feleppa lascia la guida dei marciatori di Gorizia, nuove idee per la Maratonina

Passaggio di testimone con il segretario Lamberto Bregant. L'obiettivo è tornare sulle strade a cavallo del confine.

Ha segnato un’epoca alla guida dei podisti di Gorizia. Da qualche tempo, però, Emiliano Feleppa ha passato il testimone alla guida del Gruppo marciatori, realtà nata ufficialmente nel 1977, in una staffetta con il già segretario Lamberto Bregant. Quest’ultimo ha così assunto la guida, con il suo precedente ruolo che sarà ora ricoperto proprio da Feleppa. Geometra di Lucinico, il nuovo numero uno sarà chiamato a riorganizzare gli importanti appuntamenti associativi, a partire dalla Maratonina che per oltre quarant’anni ha riempito le strade della città e unito il confine.

“Con la pandemia, le nostre attività si sono fermate - spiega l’ormai ex presidente - anche perché partecipava tanta gente e non ci sono ancora protocolli chiari. Mi è sembrato il momento giusto per lasciare, così che chi mi sostituisce avrà il tempo necessario per organizzare le prossime iniziative”. Un periodo di transizione fino alle prossime elezioni del direttivo, attese l’anno a venire, ma si sta già cominciando a lavorare sulle prossime stagioni. Guardando anche ai tesserati, circa un centinaio, che in questo anno e mezzo sono comunque riusciti a fare qualche gara.

“Forse tra settembre e ottobre riusciremo a organizzare alcune manifestazioni - auspica Feleppa, per 20 anni a capo del sodalizio - e dopo le ferie ci riuniremo per capire come fare”. Nel maggio del 2020, l’evento sportivo clou dell’atletica goriziana è stato rinviato a data da destinarsi, dopo 41 edizioni che hanno visto evolvere la Maratonina anche in chiave transfrontaliera. “Nel 2001 siamo stati tra i primi in Italia a fare una maratona tra due confini, in Italia e Slovenia, in occasione del millenario di Gorizia. È stato sicuramente il nostro fiore all’occhiello”.

“Quando ho preso in mano il gruppo - ricorda - c’erano circa 30 elementi e siamo arrivati ad averne anche 150. La Maratonina, inoltre, è riuscita a richiamare oltre mille partecipanti, mentre prima si arrivava a 250”. Nel corso degli anni, l’iniziativa ha visto anche la partecipazione di campioni internazionali della disciplina e la stessa società ha viaggiato molto all’estero, prendendo parte alle corse di New York, Losanna, Budapest e molte altre. “Abbiamo fatto diversi eventi fuori dalla città, come a San Canzian d’Isonzo e in tutto il resto della provincia”.

Anche cinque o sei gare all’anno, quindi, una mole di lavoro non indifferente. “Tutto resto possibile anche da un team di collaboratori di una quindicina di persone - ringrazia l’ex presidente - con cui si è sempre riusciti a fare tutto”. Lo sport, peraltro, è previsto nel bidbook della Capitale europea della cultura 2025: “Ci abbiamo pensato e l’idea rimane in piedi, dobbiamo però attendere la fine di questa pandemia. Già nel 2020, comunque, avevamo fatto una sorta di gemellaggio con Capodistria e un’altra città slovena, dovevamo fare un torneo insieme a loro. Speriamo nel 2022”.

Il pensiero di andare oltre l’ostacolo c’è ancora e su questo il direttivo sta ragionando. Innegabile, però, che lo sforzo richiesto sarà importante: “Solo per il tratto italiano della corsa - sottolinea - c’erano circa 160 volontari sulle strade, altri 70 in Slovenia. Senza l’appoggio di tante associazioni non si riesce a fare, ma contiamo di ripartire”. Una trasformazione notevole rispetto alle prime edizioni, quando si partiva dal campo sportivo Fabretto, arrivando a Gradisca e ritornando indietro. Poi ci si è spostati nel cuore della città, in piazza Battisti, e in futuro chissà.

Nella foto: Emiliano Feleppa nel 2007, alla maratona di Firenze

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