Fedriga invita Metsola a Gorizia nel 2025, missione all'Europarlamento

Fedriga invita Metsola a Gorizia nel 2025, missione all'Europarlamento

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Fedriga invita Metsola a Gorizia nel 2025, missione all'Europarlamento

Di Redazione • Pubblicato il 14 Ott 2022
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Colloquio ieri a Bruxelles, Piero Mauro Zanin al Kulturni dom: «Più peso a enti locali nell'Ue».

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Un invito formale ad arrivare a Gorizia, in occasione della Capitale europea della cultura 2025. Il presidente della Regione, Massimiliano Fedriga, lo ha rivolto ieri alla presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, nel corso della sua visita a Bruxelles. "Un appuntamento - ha spiegato il governatore - a cui la Regione sta dedicando un impegno economico e organizzativo importante, proprio nell'ottica di valorizzare il ruolo internazionale del Friuli Venezia Giulia attraverso la collaborazione e il dialogo transfrontalieri".

Fedriga ha anche evidenziato la propria preoccupazione per l'aumento dei prezzi dell'energia, che incide sia sulla popolazione che sul settore produttivo. In tal senso, ha sottolineato l'esigenza di un intervento corale per un tetto al prezzo del gas, evitando di depotenziare il ruolo di un'Unione europea solidale e vicina ai problemi dei cittadini. Dal canto suo, Metsola ha posto attenzione sul ruolo della Protezione civile nella gestione dell'accoglienza dei profughi ucraini, con Fedriga che ha ricordato come l'idea del corpo sia nata proprio all'indomani del terremoto del 1976.

Al termine del colloquio, la presidente Metsola ha confidato all'ospite di conservare uno speciale ricordo di Trieste e, in particolare, del suggestivo affaccio sul mare di piazza dell'Unità e delle eccellenze enogastronomiche del Friuli Venezia Giulia. Sempre sul tema europeo, ieri l'Accademia europeista ha aperto il suo convegno al Kulturni dom di Gorizia, accogliendo l'intervento inaugurale del presidente del Consiglio regionale, Piero Mauro Zanin, il quale ha rimarcato come sia "assolutamente necessario un rafforzamento della collaborazione tra comunità regionali".

Queste, secondo l'autorità, "hanno interessi meno pervasivi e più locali rispetto lo Stato, nonché particolarmente conformi alle realtà di frontiera. Una risposta, in tal senso, può essere costituita proprio da un'Europa delle Regioni e delle città per la capacità di superare i confini, mentre anche la Comunità europea sta lavorando per rendere omogenea la sua produzione legislativa, creando un sistema di regole comuni capaci di limitare le tensioni produttive e facendo crescere tutti senza distinzioni". Da qui, l'esigenza di trovare spazio per le realtà locali, in "un'Europa coesa e contraria al sovranismo".

L'evento, ha visto la presenza di rappresentanze provenienti da Nova Gorica e Fiume, di figure accademiche e di numerose altre realtà internazionali come Euregio Senza Confini, Go! 2025, Eusalp, Euair, European Free Alliance e Associazione italiana per il Consiglio dei Comuni e delle Regioni d'Europa. Per Zanin, "l'idea degli Stati Uniti d'Europa è irrealizzabile in virtù di una congenita zoppia e i grossi player politici fanno comunque i loro interessi nei processi decisionali, rischiando di rendere gli altri Paesi dei vasi di coccio nella realtà complessiva". Serve quindi anche un ripensamento dell'Europarlamento.

Tra le opzioni suggerite da Zanin, che è anche responsabile delle Commissioni politiche europee dei Consigli regionali, quelle di "rendere gli organismi che contribuiscono alla definizione della politica europea sullo stesso livello e con gli stessi poteri per evitare l'egoismo statale, ragionando sempre in termini di cooperazione transfrontaliera su una qualità legislativa coerente e frutto di un'integrazione reale. Noi avevamo iniziato a farlo prima della pandemia e ora dovremo recuperare, rilanciando il progetto".

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