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Fasiolo torna nel Cpr di Gradisca dopo i disordini, «ascoltare chi è dentro»
Ieri mattina la visita della consigliera regionale del Pd Laura Fasiolo dentro il sito: «È necessario capire cos’è successo in seguito ai tafferugli».
All’interno della più ampia manifestazione nazionale contro i Cpr, ieri mattina la consigliere regionale Laura Fasiolo (Pd) ha effettuato un sopralluogo alla struttura di Gradisca d’Isonzo. «È la terza volta in pochi mesi che entro qui, dopo la visita con la Commissione regionale. È necessario capire cos’è successo in seguito ai tafferugli, quali sono le condizioni, che erano avvilenti già prima, e che rimangono insopportabili», così Fasiolo prima della visita.
«Bisogna ascoltare chi è all’interno e che lamenta situazioni di disagio: noi abbiamo segnalato la mancanza di acqua calda e di collegamento con l’esterno. Qualcuno preferisce rischiare la pelle e buttarsi dal tetto piuttosto che rientrare in Paesi dove non è garantito che fine faranno. È noto l’impegno dell’amministrazione comunale e della sezione locale del Pd», così ancora Fasiolo. Accanto a lei Sara Vito, segretaria provinciale del Pd, che ha ribadito come «ci rendiamo conto che questa è una situazione ingestibile e non è la risposta a un problema complesso».
Per la sindaca Linda Tomasinsig bisogna guardare anche «alle difficoltà di operatori e forze dell’ordine: tutti i sindacati lamentano una serie di difficoltà proprio dal punto di vista gestionale e di mancanza del personale. Anche recentemente è stato chiesto di sospendere l’attività in questo luogo per poter capire se ci sono le possibilità di proseguire a lavorare».
«Quanto ho visto sono vetri spaccati e tensione», così Fasiolo all’uscita. «Tutto è stato ripulito ma in un clima di disperazione con le poche persone con cui ho parlato. Gente che non sa che cosa ha fatto, qualcuno che ha scontato la pena per furto o per spaccio e resta lì fermo in quel posto maledetto».
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