La fascia del confine di Gorizia cambia forma, più verde e biciclette

La fascia del confine di Gorizia cambia forma, più verde e biciclette

l'incontro

La fascia del confine di Gorizia cambia forma, più verde e biciclette

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 28 Ott 2023
Copertina per La fascia del confine di Gorizia cambia forma, più verde e biciclette

Ieri sera sono stati presentati i progetti di riqualificazione nell'area della Transalpina, l'assessore Artico: «Confronto vero con cittadini».

Condividi
Tempo di lettura

La stazione della Transalpina diventerà apice di una nuova fascia di confine, dove verde e percorsi ciclopedonali saranno al centro. Questo è l’obiettivo del progetto di riqualificazione presentato ieri sera da Saša Dobričić (nella foto) dell'Università di Nova Gorica, che ha seguito la progettazione a cavallo di Gorizia e Nova Gorica: “Vogliamo recuperare gli immobili già esistenti, sparsi sul confine”. Il tutto è stato illustrato in Sala Incontro, nella serata organizzata dal Comitato per la Ciclovia della cultura GO!2025.

“Se si recuperano queste zone - ha sottolineato il tecnico -, non c’è bisogno di nuovo edificio” riferendosi all’idea originale dell’Epicenter che sarebbe dovuto sorgere proprio tra le due città. Questo sarà invece spostato in un ex magazzino ferroviario, dove verrà allestito un museo della memoria del Novecento, mentre l’area tutta attorno subirà una trasformazione. A partire dal sottopassaggio che bypasserà i binari, che include anche una sorta di piccolo anfiteatro per eventi all’aperto: “Sarà un simbolo di convivenza”.

È un piano complesso e ambizioso, quello che prende il nome di GO!2025 District tra i valichi di San Gabriele e Salcano, che la stessa Dobričić ha rilevato come non tutte le cose saranno ultimate prima della Capitale europea della cultura. “La comunità esprimerà ciò che gli piace e di cui ha bisogno” ha rimarcato. Oltre ai singoli interventi, tra cui anche un campetto di basket realizzato sulla linea della frontiera, l’impostazione principale sarà rendere Kolodvorska pot (la via che porta dalla Transalpina a Salcano) sempre meno a misura di macchina ma per pedoni e bici.

Un aspetto, quello della mobilità lenta, al centro della stessa serata con la presentazione anche del progetto di Ciclovia. Dopo la mozione accolta dal sindaco Rodolfo Ziberna per realizzare il percorso, che collegherà le due stazioni ferroviarie di Gorizia e Nova Gorica, le 14 associazioni promotrici hanno voluto raccontare la propria idea alla cittadinanza. Non nascondendo la propria contrarietà alle parole dell’assessore alla Viabilità, Francesco Del Sordi, che ha annunciato il ritorno della ciclabile lungo i controviali di corso Italia.

A nome del Comune c’era l’assessore a GO! 2025, Patrizia Artico, che ha aperto al dialogo ma con dei paletti: “Dobbiamo osare ma con realismo”. L'esponente della giunta ha ricordato poi che “c’è già un percorso che porta le bici da un centro all’altro, non si parte da zero. La Ciclovia va inserito in un ragionamento complessivo”. Da qui, l’invito a “un confronto vero” sulle diverse tematiche legate alla Capitale e non solo. “Le voci dei cittadine sono tante, bisogna trovare anche dei compromessi, non possiamo dividerci o arrivare allo scontro”.

Assente invece una rappresentanza di Nova Gorica, ma ha preso la parola dal pubblico il consigliere comunale di opposizione Gabrijel Fišer (Goriška.si), criticando l’assenza di un esponente del Comune in sala. Ha quindi rilevato come “tocca a noi diffondere l’idea sull’importanza di muoversi in bici. È vero, non siamo il Nord Europa, ma possiamo lavorare a piccoli passi”. Sul tema della mobilità alternativa, è stato Matjaž Marušič, rappresentante del Consorzio per la Ferrovia Transalpina, a esprimere perplessità sullo stato di fatto.

Oltre che dei treni, Marušič è anche amante dei pedali ed è membro della Commissione trasporti del Gect, sottolineando le cose che ancora non funzionano in quest’area. Focus anche sui mezzi pubblici: “Per i servizi urbani, abbiamo due reti indipendenti salvo la linea internazionale che è più simbolica che altro, con un percorso complicato e poca frequenza per essere usata da tanti viaggiatori. Le linee italiane e slovene non sono collegate. Nella parte slovena è difficile trovare anche informazioni su quando partono le corriere”.

Rimani sempre aggiornato sulle ultime notizie dal Territorio, iscriviti al nostro canale Telegram, seguici su Facebook o su Instagram! Per segnalazioni (anche Whatsapp e Telegram) +39 328 663 0311.

Articoli correlati
...
Occhiello

Notizia 1 sezione

...
Occhiello

Notizia 2 sezione

...
Occhiello

Notizia 3 sezione