Farra e la strage di civili durante la Grande Guerra, una ricerca nelle memorie di paese

Farra e la strage di civili durante la Grande Guerra, una ricerca nelle memorie di paese

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Farra e la strage di civili durante la Grande Guerra, una ricerca nelle memorie di paese

Di Redazione • Pubblicato il 23 Lug 2021
Copertina per Farra e la strage di civili durante la Grande Guerra, una ricerca nelle memorie di paese

In un paese di 2016 abitanti nel 1900, una sessantina furono le vittime nei richiamati sotto le armi asburgiche. Si cercano documenti.

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È entrata nell’ultima fase la ricerca storica, iniziata qualche anno fa riguardante il paese di Farra d’Isonzo e i suoi abitanti durante il primo conflitto mondiale. Dopo il recepimento del materiale proveniente da vari fondi archivistici locali e statali e i primi approcci con i cultori di storia locale, ora si punterà all’incontro con le famiglie del paese che custodiscono ricordi, lettere e foto riguardanti sia i propri cari che quelli afferenti le vicende subite con la “Guerra in casa”.

Vicenda questa che si palesò ben presto con risvolti drammatici: in un paese di 2016 abitanti nell’anno 1900 (in gran parte evacuato, una sessantina furono le vittime nei richiamati sotto le armi asburgiche che partirono sui vari fronti in Serbia e Galizia, ma ben settanta furono quelle di civili che persero la vita sotto i bombardamenti austroungarici (bambini in tenera età, anziani e madri di famiglia). Dati che portano Farra d’Isonzo, purtroppo, ad avere il più alto numero di caduti civili rispetto ai paesi limitrofi.

Fecero così poi ritorno gli sconfitti in un paese semidistrutto con invalidità di vario genere e malattie. La diffusa disoccupazione poi, la devastazione del territorio e delle campagne, la presenza in paese di tante vedove e orfani a cui mancava il sostentamento non fecero altro che favorire una massiccia emigrazione verso l’America Latina. A guidare la ricerca è stata l’associazione “Amici della Croce nera austriaca”, diretta da Franco Stacul, e Giorgio Milocco. Proprio quest’ultimo, a partire dal 27 luglio e per i due martedì successivi dalle 17 alle 19 presso la biblioteca comunale, raccoglierà il materiale utile (fotografie, diari, testimonianze, oggetti, cartoline).

I documenti saranno destinati sia a una pubblicazione, sia a un’eventuale mostra fotografica-documentaria. Quanto ricevuto sarà poi restituito ai legittimi proprietari dopo la duplicazione. Per tanto, l’amministrazione comunale esorta i propri cittadini a partecipare all’iniziativa volta a documentare e commemorare una vicenda così drammatica che interessò la comunità tutta. Gli interessati potranno anche contattare direttamente a Milocco al numero 3483657950.

Nella foto: soldati italiani durante la nona battaglia dell'Isonzo (Esercito/Wikicommons)

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