Famiglie in difficoltà a pagare l'affitto, il progetto di Ater sulle morosità a Gorizia

L'obiettivo è intervenire con rapidità sulle posizioni con morosità, valutarne con attenzione le cause e definire un piano di rientro con gli utenti.

Sono state 762 le diffide di pagamento inviate da Ater Gorizia a propri inquilini negli ultimi 15 mesi, seguiti da 240 contatti telefonici con l'utenza e 123 piani di rientro. Numeri che hanno portato l'azienda ad avviare un nuovo progetto, dal titolo abbastanza indicativo: “Morosità: troviamo la soluzione”. L'obiettivo è intervenire con rapidità sulle posizioni con morosità, valutarne con attenzione le cause e definire, tramite piani personalizzati con i diretti interessati, la via più sostenibile per una soluzione condivisa. Nel corso del 2023, sono stati tre gli sfratti eseguiti, di cui solo uno per morosit.

I dati, frutto del monitoraggio costante delle posizioni di insolvenza secondo alcuni criteri e parametri con requisiti di equità e trasparenza nel rispetto della normativa vigente, forniscono le informazioni necessarie a delineare con cura gli utenti in difficoltà. Da qui, si va a stabilire le attività da intraprendere (diffide, piani di rientro, segnalazione ai servizi sociali, avvio degli atti giudiziali) per una riduzione della morosità complessiva. Ater Gorizia collabora con i servizi sociali dei 25 comuni dell’ex provincia, per individuare le posizioni più fragili, con l’intento di destinare le risorse economiche, messe a disposizione da Regione, Comuni e Ater.

Nel periodo 2019-2022, il Fondo sociale ha erogato per le famiglie in difficoltà 1.229.200 euro. «Porre al centro le persone - osserva il presidente dell'azienda, Fabio Russiani - è il concetto chiave su cui ater gorizia ha deciso di orientare la propria attività e i nuovi progetti, come “Morosità: troviamo la soluzione”. La nuova gestione della morosità con un approccio innovativo nel delineare le strategie da adottare e nel consolidare un rapporto diretto con gli utenti ne è un esempio concreto. L'azienda inestirà ulteriori risorse già nel corso del 2024 con l’avvio di nuovi progetti a sostegno dell’utente»

«Per quanto riguarda le procedure giudiziali – prosegue Russiani - i primi dati, seppur di breve periodo, sono confortanti e ci suggeriscono che la strada imboccata è quella giusta. Nel 2023 gli sfratti eseguiti sono stati tre in totale, di cui uno soltanto per morosità (un dato che evidenzia un - 93% rispetto alla media degli anni precedenti). Assunto che i canoni di affitto vanno pagati con regolarità entro le scadenze previste, quanto sin qui esposto testimonia la disponibilità dell’Azienda ad intervenire nelle situazioni di difficoltà mettendo a disposizione personale qualificato e, di concerto con gli altri enti istituzionali, contributi economici per soluzioni condivise evitando, ove possibile, azioni giudiziali gravose, inclusi gli sfratti esecutivi».

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