Falsi solleciti online della Tari, Isontina ambiente denuncia la truffa a Gorizia

Falsi solleciti online della Tari, Isontina ambiente denuncia la truffa a Gorizia

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Falsi solleciti online della Tari, Isontina ambiente denuncia la truffa a Gorizia

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 26 Lug 2024
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Inviato il sollecito di pagamento ad alcune utenze non domestiche, per ora emersi tre casi. L'avviso di Isontina ambiente per non cadere in inganno.

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Arriva anche in provincia di Gorizia la truffa del falso sollecito di pagamento della Tari per il 2023/24. Con un’email Pec indirizzata a utenze non domestiche, quindi in prevalenza attività commerciali e aziende, la fantomatica ditta EcoAmbiente segnala al destinatario che non sarebbero stati pagati poco più di 86 euro della tassa sui rifiuti. Un saldo di modeste dimensioni, quindi, che potrebbe far cadere in trappola qualcuno a una veloce lettura. In realtà, nessuna cifra è dovuta e tantomeno a questa società, mai incaricata da alcuno.

A segnalare la vicenda è la stessa Isontina ambiente, che gestisce la raccolta rifiuti nei 25 comuni dell’ex provincia, dopo aver ricevuto tre segnalazioni solo ieri del caso. Si tratta di utenti di Ronchi, Villesse e Gorizia ma si ha ragione di credere che il messaggio sia stato diffuso a macchia di leopardo a molte più utenze. Una situazione simile accaduta nei comuni dove opera la Net spa, come Palmanova ma nel novembre 2023 notifiche analoghe erano state spedite anche a Udine. In gergo informatico si parla di phishing, ormai all’ordine del giorno.

In sostanza, è quando un malintenzionato si finge un ente affidabile in una comunicazione digitale. L’email in questione, peraltro, si presenta come una comunicazione istituzionale con tutti i crismi, riportando anche un numero di telefono e un indirizzo della sede di questa EcoAmbiente, basata in centro a Trieste. Tutto falso tranne l’indirizzo Iban riportato per il versamento, e anche lo stesso contatto Pec non risulta da nessuna ricerca online, che reindirizza a due aziende omonime (di Rovigo e Salerno) che non hanno nulla a ché fare con questa amara vicenda.

Al momento, al Centro elaborazione dati di Isa non risulta una fuga informatica di dati sensibili riguardo ai contatti Pec delle utenze servite dall’azienda. In ogni caso, lunedì i vertici dell’azienda valuteranno quali azioni intraprendere, tra cui una possibile denuncia alla Polizia postale. Nel frattempo, la stessa società partecipata ha pubblicato un’allerta sul proprio sito, mettendo in guardia dai messaggi spediti dall’indirizzo EcoAmbientee@pec.it e con oggetto "Posta certificata sollecito di pagamento" o diciture analoghe.cold-smooth-tasty

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