flash mob
Fabretto ancora senza lavori, gli atleti di Gorizia si allenano sotto il municipio
Bimbi e ragazzi per chiedere la nuova pista. Pecorari: «Serve volontà politica del sindaco».
Avevano promesso che si sarebbero presentati davanti al municipio in protesta e così è stato. Questo pomeriggio, un’ottantina di tesserati dell’Atletica Goriziana ha preso parte a un flash mob davanti a Palazzo Attems-Santa Croce, chiedendo risposte rapide e certe sul futuro della pista del campo “Ernesto Fabretto”. Il dito è puntato verso i lavori attesi ormai da 4 anni, per il rifacimento della pista e pedana dell’impianto, lamentando uno stato di usura ormai insostenibile per gli atleti. La gara d’appalto, chiusa a gennaio, è rimasta per ora in sospeso a causa della mancanza del Responsabile unico del procedimento.
L’assenza per malattia del dirigente non permette ancora di affidare i lavori - dal valore di 830mila euro, finanziati dal Credito sportivo - e nel frattempo gli uffici devono stabilire se la ditta prima in graduatoria ha tutti i requisiti per ottenere l’incarico. Uno stallo denunciato dall’associazione sportiva, che è arrivata davanti alla sede municipale per un riscaldamento all’aperto, coinvolgendo bambini, ragazzi e Senior. A guidarli negli esercizi gli istruttori che, ogni settimana, li seguono sulla pista, lamentando anche loro la necessità di intervenire il prima possibile all’interno della struttura in Campagnuzza.
“Al Fabretto vere promesse di campioni. False promesse di lavori” accusa un cartellone, mentre un ragazzo ne agita un altro durante lo stretching: “Investite nel nostro futuro. Dateci una pista in cui poter correre verso i nostri sogni”. Richieste indirizzate alle finestre del municipio, alle quali lo stesso presidente Maurizio Pecorari chiede una presa di posizione: “Con il vicesindaco Ceretta (che delega allo sport, ndr) il dialogo è sempre aperto, il problema non dipende nemmeno da lui ma da una decisione superiore. Bisogna affidare la delibera ad altre mani, chiediamo che intervenga il sindaco. Serve la volontà politica di farlo”.
Il vertice del sodalizio chiede che il primo cittadino “metta una toppa, è competenza sua far funzionare l’amministrazione. La pista va fatta dentro e non fuori con annunci, né tantomeno intitolarla a Marcel Jacobs senza fare i lavori che servono”. Dal canto suo, Stefano Ceretta aveva già anticipato che si attende l’avvio del cantiere entro quest’anno. Nel frattempo, l’associazione ha annunciato di voler continuare a chiedere novità sul merito, nella speranza di poter poi riospitare il campione olimpico italiano dei 100 metri che proprio in riva all’Isonzo si è allenato insieme al preparatore goriziano Franco Menotti.
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