Fabio Capello aiuta gli arbitri, l'ex mister di Pieris nel video Uefa

L'ex tecnico bisiaco protagonista in una scena del video, che punta a coinvolgere nuovi ragazzi nell'attività di arbitraggio in tutta Europa.

La Uefa ha lanciato la sua prima iniziativa di reclutamento per arbitri, denominata "Be a Referee!", e nel video di promozione c'è anche l'ex allenatore di Pieris, Fabio Capello. Il mister bisiaco appare infatti in una scenetta in cui protesta contro lil direttore di gara, dove quest'ultimo riesce a rasserenare gli animi e a "sbaloccare" il livello, come in un videogioco. L'intero filmato, pubblicato sui canali della federazione calcistica continentale, è infatti tarato sull'aspetto ludico, come in una simulazione ripresa dalle bodycam di arbitri durante partire reali.

L'obiettivo di questa campagna è aumentare la conoscenza dell'arbitraggio, evidenziare l'importanza dei fischietti nel mondo del calcio e ispirare i giovani a intraprendere una carriera come ufficiali di gara. La campagna fa parte di un programma più ampio attraverso il quale la Uefa supporterà le associazioni nazionali nelle loro attività di reclutamento, con l'obiettivo di coinvolgere circa 40mila nuovi tesserati per stagione. Diverse associazioni membri, inclusa quella italiana, stanno affrontando sfide nel reclutare o trattenere giovani fischietto.

Una situazione che rappresenta una seria minaccia per questo sport a livello agonistico e potrebbe avere un impatto negativo sul numero di ufficiali di gara di alto livello. Come parte della campagna, è stato pubblicato così il video che presenta arbitri di tutti i livelli, compresi due arbitri d'elite attuali a livello nazionale e internazionale, Stéphanie Frappart dalla Francia e Michael Oliver dall'Inghilterra. Utilizzando lo stile dinamico dei videogiochi, il video mette in mostra le impressionanti abilità ed emozioni dell'arbitraggio a diversi livelli, dal calcio di base al calcio professionistico.

Il video e il materiale promozionale correlato saranno forniti a tutte le associazioni membri, nelle rispettive lingue, per sostenerle nelle loro attività di reclutamento. Il designatore Uefa Roberto Rosetti ha sottolineato i principali pilastri: "Stiamo consigliando alle associazioni di mirare ai giocatori che hanno smesso di giocare a calcio e di individuare candidati potenziali nelle scuole o nelle università. È anche importante rafforzare la componente di apprendimento online e avere una chiara strategia di comunicazione. Qualsiasi interesse suscitato attraverso il video della campagna verrà indirizzato direttamente alle associazioni nazionali".

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