In esposizione
Gli storici ex voto alla Madonna di Barbana riprendono vita esposti in santuario
A lavorare nell'allestimento della nuova sala fra Giovanni Paolo che l'ha resa visitabile all'interno della Bottega Monastica, recuperando quadri di oltre quattrocento anni.
Una sala per raccogliere tutti gli ex voto che, nel corso dei secoli, sono stati donati dai fedeli e da coloro che avevano chiesto una grazia alla Madonna di Barbana. Quadri, Pgr e stampelle, oggetti di fede e devozione ma anche segni di avventure personali, pericoli scampati o malattie inspiegabilmente guarite sono tra i soggetti principali dei doni nel Santuario mariano incastonato nella laguna di Grado. Da chi è scampato a naufragi a chi ha rischiato amputazioni e, addirittura, di morire lavorando in fabbrica o nei campi, numerose sono le testimonianze, anche storiche con quadri risalenti al Seicento e Settecento oltre ai dono ricevuti in quest’ultimo anno.
Ad allestire la sala fra Giovanni Paolo del monastero di Santa Maria di Barbana che da più di un anno ha in gestione il millenario luogo sacro. All’interno del rinnovato negozio, attualmente Bottega Monastica, è stata aperta una nuova sala nella quale, appunto, sono stati inseriti i principali ex voto del santuario, dismessi dalle mura della chiesa decenni fa e per mesi rimasti quasi dimenticati in soffitta.
Segno di devozione e di ringraziamento sono nuovamente visibili a coloro che si recano al Santuario. Santuario che conta di riprendere il regolare flusso di turisti e di devoti tipico non solo del periodo della stagione turistica estiva gradese ma di tutto l’anno.
Nel frattempo, è tornata all’interno della sua nicchia dell’Altare Maggiore la statua della Madonna, restaurata in questo periodo.
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