L'ex sindaco di Parma attacca Cisint, «campagna discriminatoria contro musulmani»

L'ex sindaco di Parma attacca Cisint, «campagna discriminatoria contro musulmani»

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L'ex sindaco di Parma attacca Cisint, «campagna discriminatoria contro musulmani»

Di Redazione • Pubblicato il 02 Mag 2024
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Federico Pizzarotti, oggi candidato alle Europee, ribatte alle parole del sindaco di Monfalcone: «Vogliono riportare l’Europa agli anni più bui della nostra storia».

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«La campagna discriminatoria contro la comunità islamica portata avanti da Anna Maria Cisint, sindaca di Monfalcone, e dalla Lega Salvini Premier – nelle persone di Silvia Sardone e dello stesso ministro Matteo Salvini, intervenuti nella serata del 30 aprile scorso a Pordenone per un evento elettorale – conferma in modo chiaro e inequivocabilmente ciò che ripeto ormai da mesi».

È Federico Pizzarotti (nella foto), ex sindaco di Parma e candidato alle elezioni europee nella circoscrizione Nord Est per la lista “Siamo Europei”, a rispondere alle dichiarazioni rilasciate dal ministro Matteo Salvini e da Anna Maria Cisint, sindaca di Monfalcone. Parole dette in occasione dell’evento elettorale realizzato dal Carroccio a Pordenone nella serata di martedì 30 aprile.

«Da una parte ci sono loro - così l’ex esponente del M5s - i candidati dei partiti di centrodestra alle prossime elezioni europee, che vogliono riportare l’Europa agli anni più bui della nostra storia, alzando muri e imponendo confini. Dall’altra ci siamo noi, candidati della lista Siamo Europei, che vogliamo più integrazione e più diritti per tutti i cittadini, nessuno escluso».

«Non mi troverete mai - incalza Pizzarotti - dalla parte di chi compie becere discriminazioni in base alla religione, al sesso o al colore della pelle. Non mi troverete mai con chi parla di famiglie di Serie A e di Serie B. Da sindaco di Parma ho partecipato tante volte alle feste di inizio e fine Ramadan. Ho promosso in ogni sede l’integrazione tra confessioni diverse, creando occasioni di confronto e condivisione».

«Per me questo significa fare politica: permettere a tutte le culture di ritrovarsi all’interno di una comunità aperta, rispettosa, antirazzista. Gli attacchi di natura etnica, creati ad arte per alimentare odio e ostilità, sono quanto di più lontano dalla nostra proposta elettorale e dal programma che abbiamo sottoscritto per i prossimi cinque anni al Parlamento europeo» conclude il candidato.

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