l'accordo
Ex scuola Pitteri unita al carcere, a settembre la firma a Gorizia
Il Comune riceverà mezzo milione di euro, attesi nuovi spazi per il carcere.
Arriverà a settembre la firma per la cessione dell’ex scuola Pitteri al dipartimento dell’amministrazione penitenziaria dello Stato. Nei giorni scorsi è stato affidato l’incarico al notaio Giovanna Guglielmucci per seguire le pratiche del rogito, che porteranno nelle casse del Comune di Gorizia 490mila euro. L’investimento che porterà avanti il ministero di Giustizia ammonta in tutto a 4 milioni e 500mila euro, con il recupero della palazzina fatiscente di via dei Cappuccini per ampliare gli uffici del personale.
Da capire se seguirà anche un ampliamento dei posti riservati ai detenuti. In ogni caso, con questo atto ci si avvia alla conclusione di un rapporto iniziato nel 2019, quando il dicastero manifestò l'interesse ad acquisire il compendio immobiliare della ex scuola elementare, “al fine di implementare le capacità ricettive e funzionali dell'attuale casa circondariale”, come si legge nella determina approvata dal servizio municipale al Patrimonio. La stessa amministrazione, nel 2020, aveva stanziato 100mila euro per la sua messa in sicurezza.
Abbandonato da tempo, l’immobile ha ospitato per lunghi anni le classi maschili, venendo costruita tra il 1909 e ’10. Ormai in stato di abbandono, architettonicamente è un unicum insieme al carcere di via Barzellini e al tribunale a cui da le spalle. “Il fatto che con questo accordo si crei una sorta di cittadella della giustizia - spiega l’assessore al patrimonio, Paolo Lazzeri - diventa anche garanzia che il tribunale rimanga in città”. Una rassicurazione indiretta, quindi, ma che appare chiara agli occhi dell’amministrazione.
Nel giugno 2020, l’allora giunta comunale aveva dato formale disponibilità alla vendita - dopo essere si detta disponibilità alla concessione per 71 anni -, rispettando i vincoli previsti dalla Sovrintendenza. A settembre dello stesso anno, è stato redatta anche la bozza del contratto, che tra qualche settimana sarà sottoscritto. All’interno della costruzione, i cui tempi per la sua riqualificazione non sono ancora stati delineati chiaramente, dovrebbero trovare spazio anche attività per i condannati, in particolare in vista del loro reinserimento nella società.
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