LA PRESA DI POSIZIONE
Eurosocialisti sloveni e croati contro la mostra sulle Foibe al Parlamento Europeo, Cisint: «Vicende travagliate del confine orientale da non rinnegare»

Nove eurodeputati scrivono alla presidente Metsola chiedendo la rimozione dell’esposizione. Cisint proporrà una mostra su Norma Cossetto per «conservare la memoria e trasmetterla alle future generazioni».
Nove eurodeputati socialisti sloveni e croati hanno scritto alla presidente del Parlamento Europeo Roberta Metsola esprimendo preoccupazione in merito alla mostra sulle Foibe organizzata da Fratelli d'Italia al Parlamento europeo a Strasburgo. Gli esponenti definiscono l’iniziativa «preoccupante» e «controversa». I nove eurodeputati chiedono quindi di annullare la mostra, inaugurata lo scorso lunedì dal gruppo dei meloniani a Bruxelles. Pronta la reazione dell’eurodeputata monfalconese Anna Maria Cisint secondo la quale «la presa di posizione degli europarlamentari socialisti sloveni e croati è un atto inaudito di oltraggio e affronto verso le migliaia di vittime e dei loro familiari di una delle pagine più buie della seconda guerra mondiale».
«Per quarant’anni, l’ideologia comunista ha cancellato la memoria della vera e propria pulizia etnica perpetrata dalle truppe di Tito nei confronti di migliaia di italiani dell’Istria e delle terre di confine con l’obiettivo di sottometterle al nuovo regime e dei 300 mila esuli costretti a lasciare le loro case e i loro beni per salvare la loro vita – spiega Cisint - una tragedia immensa consumata per alcuni anni soprattutto dopo la fine del conflitto e che si tenta ancora di occultare negando i fatti documentati della storia di questa terre di confine». L’europarlamentare sostiene inoltre che «l’azione di negazionismo» dei suoi colleghi «fa il paio con le scritte oltraggiose al monumento simbolo della foiba di Basovizza, dove sono stati recuperati oltre 500 corpi orrendamente massacrati».
«Quale europarlamentare con le radici a Monfalcone, città che ha conosciuto direttamente l’occupazione e i misfatti delle truppe titine verso i propri cittadini, mi impegno a promuovere in occasione della prossima Giornata del Ricordo una mostra per ricordare e documentare quella terribile stagione, nel nome della martire simbolo Norma Cossetto, perché è indispensabile conservare la memoria e trasmetterla alle future generazioni a testimonianza dell’orrore di un’ideologia che ha a lungo dominato molti paesi d’Europa nel segno della sopraffazione e della violenza» motiva Cisint. «Sono certa che la Presidente Metsola non si sottometterà alle pretese indegne di questi socialisti e alla loro volontà di rimuovere le vicende travagliate di questo confine orientale» così in chiusura l’europarlamentare.
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