centrosinistra
Europee e rapporti con la comunità slovena, il Pd chiude la campagna a Gorizia
La candidata dem incontra l'Unione culturale economica slovena, oggi la festa di fine campagna con tutti i candidati ai Giardini pubblici. La stoccata di Moretti al centrodestra.
La candidata del Pd alle elezioni europee Sara Vito ha visitato nei giorni scorsi la sede della Skgz di Gorizia. All'incontro hanno partecipato il presidente provinciale dell'Unione culturale economica slovena Marino Marsič, la senatrice Tatjana Rojc e il candidato sindaco di Savogna d’Isonzo Luca Pisk. Al centro dell'incontro l'opinione che la Comunità che la Commissione europea devono mantenere il contatto con il territorio e con i cittadini, migliorare la sanità, porre al centro i giovani, snellire la burocrazia e realizzare una transizione sociale ed ecologica.
Sara Vito si è detta preoccupata per l'ascesa dei nazionalismi e dell'intolleranza, all’estremo opposto dei principi fondamentali dell'Ue. Per la dem è quindi importante che le persone partecipino alle elezioni e votino per quei partiti che mostrano apertamente rispetto per i valori fondamentali del progetto comunitario. Tutti i presenti hanno sottolineato l'importanza della cooperazione italo-slovena, soprattutto nella zona di confine.
I presenti hanno quindi rimarcato che l'Italia deve acquisire consapevolezza del proprio multiculturalismo e multilinguismo, nonché della cooperazione internazionale e transfrontaliera resa possibile dall’Unione europea. Secondo Skgz e Pd, quindi, occorre pertanto eliminare i controlli ai valichi di frontiera e rafforzare la consapevolezza che siamo tutti cittadini europei. Questa sera (venerdì 7 giugno) alle 18 a Gorizia, la stessa Vito e il resto del Partito democratico regionale chiuderà la campagna elettorale per le europee: l'appuntamento è ai Giardini pubblici lato corso Verdi.
Con militanti e cittadini, parteciperanno la segretaria regionale Pd Fvg Caterina Conti, il presidente dell'assemblea regionale Pd Fvg Franco Lenarduzzi, la candidata unica Pd Fvg alle europee Sara Vito. «Gorizia è una scelta fortemente voluta e simbolica - spiega Conti - per i molti significati che questa città raccoglie in sé, specie in vista di una tornata elettorale così decisiva. Qui si sono incontrate le culture latina, slava e germanica, qui è stata estirpata dai nazifascisti una secolare comunità ebraica, qui è stato alzato e poi finalmente abbattuto il secondo muro di Berlino».
«Qui festeggeremo GO!2025. Qui l'Europa si tocca con mano e qui ci ritroviamo per lanciare il nostro appello a difendere pace, libertà e democrazia. Solo 'uniti nelle differenze', all'ombra della bandiera europea che srotoleremo a Gorizia, possiamo progettare un futuro migliore per noi e i nostri figli» conclude la dem. Alla vigilia del voto, interveniene anche il capogruppo regionale Diego Moretti, rilevando che «in questa campagna elettorale stiamo assistendo da parte dei candidati a sindaco del centrodestra, nell’Isontino e non solo, ad ambigui e preoccupanti comportamenti».
«In questa campagna elettorale, come non mai - accusa - stiamo assistendo in diversi territori, da Capriva a Grado, passando per Staranzano e Gradisca, a qualche candidato sindaco di centrodestra forse sprovveduto, forse ingenuo, forse spregiudicato, che, spalleggiato da qualche consigliere regionale di maggioranza, continua a ripetere il ritornello che in caso di loro vittoria, in quel Comune, arriveranno dalla Regione soldi a palate, quasi il Bilancio regionale fosse una proprietà privata. Di questi tempi consiglierei molta prudenza: il limite di incorrere in reati come il voto di scambio e traffico di influenze, ad esempio, è molto labile e assai delicato».
Per il dem, «questo conferma quello che come opposizione di centrosinistra in Regione stiamo dicendo da tempo, cioè che questo centrodestra ha usato fin troppo criteri discrezionali nella scelta di contributi, in primis sulla concertazione con i Comuni». Su un altro versante, afferma ancora Moretti, «continuiamo ad assistere all’impunità e inopportunità di comportamenti del tutto inopportuni e ambigui: mi riferisco al candidato sindaco di centrodestra di Grado che ha continuato a mantenere, senza avere la benché minima sensibilità di autosospendersi, la carica di presidente della Git spa, che a Grado è un centro di potere forte quanto il Comune».
«Se sono queste le basi di partenza per cui le regole sono uguali per tutti, e per le quali si arriva alle elezioni di sabato e domenica, non ci siamo. Come centrosinistra, a Grado e non solo (come nel 2019 quando tutti ci davano per sconfitti e la Lega festeggiava durante la notte di domenica i risultati delle europee), che il centrosinistra isontino sarà più forte anche di questo» conclude il consigliere regionale.
Rimani sempre aggiornato sulle ultime notizie dal Territorio, iscriviti al nostro canale Telegram e Whatsapp, seguici su Facebook o su Instagram! Per segnalazioni (anche Whatsapp e Telegram) la redazione de Il Goriziano è contattabile al +39 328 663 0311.