LA LETTERA
Elezioni europee, la lettera di Cisint ai cittadini di Monfalcone: «Rimarrò in giunta»
Convinta che l'Europa viva una fase decisiva, la prima cittadina esprime la propria visione: «L’Europa si è trasformata in una gabbia burocratica».
In una lettera aperta ai cittadini di Monfalcone, il sindaco ed eurocandidato alle elezioni europee, Anna Cisint parla di una città trasformata resa una «realtà delle più dinamiche» della regione Fvg. Facendo il suo appello per la partecipazione al voto, garantisce la sua permanenza nella giunta comunale e parla di un'Europa che affronta una fase decisiva e oggi ancora «stretta in una gabbia burocratica». S.F.
Cari concittadini, l’8 e 9 giugno nel voto per le elezioni europee avrete la possibilità di scrivere il mio nome sulla scheda elettorale per dare voce al nostro Territorio anche in Europa. Proprio questa possibilità – quella di poter rappresentare la mia città e tutto il nostro terriorio – è stata la ragione principale che mi ha fatto accettare questa proposta di candidatura. Monfalcone è la mia città, alla quale ho dedicato in questi anni tutte le mie energie. I monfalconesi sono la mia comunità con cui ho condiviso impegno, gioie e sofferenze.
ll grande consenso con cui mi avete rinnovato il mandato di sindaco dimostra la volontà comune di cambiamento fatta di passione e amore. Tutti assieme possiamo essere orgogliosi del fatto che Monfalcone in pochi anni si è trasformata in una delle realtà più dinamiche della nostra regione. Posso ben dire che Monfalcone ha fatto molta strada e che l’abbiamo fatta insieme. Per questo, indipendentemente dai risultati delle elezioni europee, vi assicuro che continuerò a rimanere nella giunta comunale per completare pienamente l’attuazione del programma e continuare ancora nella crescita della città. Né intendo mollare la battaglia contro il rischio di islamizzazione e della cancellazione dei nostri valori e della nostra identità che ha fatto di Monfalcone un caso nazionale esemplare.
L’Europa affronta una fase decisiva della sua storia e sono necessari cambiamenti radicali rispetto al passato della sua azione e nell’affermazione dei propri valori, delle proprie idee e degli ideali di riferimento. Le scelte dell’Europa stanno mettendo in crisi settori portanti delle economia, dell’agricoltura, della pesca, dell’ artigianato e dell’industria che si riflettono concretamente sulle nostre imprese, sul mercato del lavoro. Scelte che creano dumping sociale, ambientale, commerciale a danno della manodopera locale e delle nostre realtà produttive. L’Europa si è trasformata in una gabbia burocratica, una montagna di direttive e regolamenti che complica la vita dei cittadini, ha smarrito le proprie radici cristiane e rischia di perdere la propria identità. Dobbiamo avere il coraggio di difendere i nostri valori fatti di lingua, di cultura, legami familiari, priorità morali, civili e sociali e contenere l’invasione degli stranieri.
Com’è evidente, le scelte del Parlamento europeo hanno rilevanti conseguenze anche per il territorio, soprattutto per realtà come la nostra, polo economico regionale e una delle città italiane con la maggior presenza di stranieri islamici. Per questo ho accettato di candidarmi nella lista della Lega, che è il partito della coerenza e della vicinanza alla gente. Voglio che possiamo dire la nostra dove "si decide".
«La Lega ha dimostrato di avere vero amore per i territori schierando le persone migliori proprio nei comuni e nelle regioni. Ha dimostrato di essere sempre vicina alle imprese, ai lavoratori, alle aziende e ai bisogni delle persone. Ora dobbiamo osare di più. In tanti mi avete dato fiducia come sindaco e mi avete chiesto di continuare nel mio impegno. Ecco perché sento di poter chiedere a ciascuno di voi di scrivere il mio nome nella scheda per l’Europa e rinnovarmi la fiducia. Per continuare insieme il disegno di futuro che abbiamo avviato in questi anni per la nostra Città, portando la nostra voce anche in Europa. Per cambiarla.
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