LA VISITA
L’europarlamentare Bonaccini arriva a Monfalcone: il supporto a Moretti per le ultime battute di campagna elettorale

Excursus dell’esponente dem dai grandi temi d’attualità agli indirizzi da seguire nell’amministrazione locale. Elogi anche alla coalizione di centrosinistra di San Pier d’Isonzo.
Nutrita presenza di cittadini e figure della politica locale oggi pomeriggio in piazza della Repubblica a Monfalcone per accogliere Stefano Bonaccini: l’ex presidente della Regione Emilia-Romagna, attualmente europarlamentare per il Partito Democratico, è stato invitato nel "capoluogo bisiaco" da Diego Moretti per sostenere le ultime battute di quest’accesa campagna elettorale.
«Un gesto di coraggio candidarsi in una città che vede la presenza di una destra così aggressiva e un clima tossico che non fa bene a tutto il territorio»: così in apertura il candidato del centrosinistra che, dopo aver ribattuto alle «false voci degli ultimi giorni secondo cui ci sarebbe un accordo al ballottaggio con la lista di Bou Konate», ha portato all’attenzione dell’illustre esponente del Pd le principali problematiche monfalconesi e priorità programmatiche della sua coalizione. Prima su tutte la «mancanza di dialogo tra la città e il mandamento da ormai nove anni», isolamento che compromette a detta di Moretti anche «il rapporto con Fincantieri, che il territorio non può affrontare da solo». Il candidato dem si è auspicato che tale aspetto venga attenzionato in sede politica europea, descrivendo poi a Bonaccini anche la situazione dell’Ospedale San Polo, il dato sul basso reddito pro capite di Monfalcone e la tenuta del tessuto sociale cittadino.
Di «toni di campagna elettorale sopra alle righe», «responsabilità che non ci sono attribuite dalla destra al centrosinistra» e «problemi che non sono stati affrontati o risolti ma solo cavalcati per propaganda alimentando le divisioni» hanno parlato anche la segretaria provinciale Pd Sara Vito e il capolista del partito in città Marco Ghinelli, prima di passare la parola a Bonaccini. Un excursus, il suo, cominciato dall’attuale situazione economica e politica a livello globale e pian piano calatosi nella dimensione del governo nazionale e locale.
I dazi di Trump, «che lavora per demolire il patto atlantico con l’Europa» e la sua guerra commerciale sono «motivo di preoccupazione per i sindacati e Confindustria», ha detto Bonaccini, criticando la «destra di Meloni per il suo pensare di cavarsela fuori da questa situazione con un rapporto fiduciario che però non basta». Critiche anche a Matteo Salvini, che sarà a Monfalcone martedì, per «aver definito i dazi “un’opportunità”: citate a Salvini il dato che per quota esportazioni, anche verso gli Stati Uniti, il Friuli Venezia Giulia è in cima alle regioni italiane – la provocazione lanciata dall’europarlamentare dem – questa è una situazione da cui il nordest ha solo tanto da perdere».
Una «destra locale curiosa», quella monfalconese, secondo Bonaccini, che tornando ad argomenti globali ha esortato a «stare attenti ai cosiddetti “patrioti” che vorrebbero un’Europa divisa e demolita, con l’unico risultato di trasformarci più avanti in sudditi di qualcun altro». Su Fincantieri il monito a «non ringraziare e dire di sì a ogni investimento o prospettiva, ma impegnarsi innanzitutto in un modello di lavoro che sia equo e rispettoso della dignità dei lavoratori sul piano sociale». Avvertimenti anche rispetto la “sanità privata convenzionata”: «i territori devono alzare la voce e puntare sulla sanità territoriale». «Ci giochiamo pensione per tutti e il diritto alla sanità e all’istruzione, ovvero le più grandi conquiste del Novecento in Europa» ha proseguito l’eurodeputato, lodando infine Moretti per aver costruito «un’ampia coalizione di centrosinistra, esempio positivo rispetto alle divisioni interne viste due anni fa a livello nazionale» in una città dove «vige una legge elettorale piuttosto surreale».
Terminato l’appuntamento in piazza a Monfalcone, l’ex presidente della Regione Emilia-Romagna si è spostato a San Pier d’Isonzo, per esprimere il suo supporto all’altra coalizione di centrosinistra in corsa alle elezioni che partiranno domenica prossima. «Anche le realtà come San Pier d’Isonzo sono importanti e vanno assolutamente trattate come capoluoghi, centri economici e altre grandi realtà – queste le parole di Bonaccini – i piccoli comuni sono infatti parte essenziale della spina dorsale dello Stato italiano». L’europarlamentare ha elogiato Denise Zucco definendola «un’ottima candidata che ha messo assieme una coalizione civica di centrosinistra larga e ricca: forte è la sensazione di potercela fare anche a San Pier».
Rimani sempre aggiornato sulle ultime notizie dal Territorio, iscriviti al nostro canale Telegram, seguici su Facebook o su Instagram! Per segnalazioni (anche Whatsapp e Telegram) la redazione de Il Goriziano è contattabile al +39 328 663 0311.




Occhiello
Notizia 1 sezione

Occhiello
Notizia 2 sezione
