il lutto
Ettore D’Osvaldo muore a 67 anni, fu segretario dell'Udc a Gorizia
Si è spento dopo un malore, era direttore del coro San Giusto. Il ricordo.
Gorizia, il mondo della politica e la comunità cattolica piangono Ettore D’Osvaldo, storico esponente della Democrazia cristiana e dell’Unione democratica di centro (Udc). Nato a Montevideo nel 1955 da genitori friulani emigrati in Uruguay, tre anni dopo tornò in patria proprio in riva all’Isonzo, dove rimarrà per tutta la vita se non per delle parentesi dedicate allo studio tra Trieste, Udine, Verona e Roma. Una vita, la sua, dedicata al sapere umanistico e religioso, tanto da diventarne insegnante.
“Era un amico - lo ricorda Dario Baresi, suo compagno di partito fin dai tempi dello Scudo crociato - anche dopo che avevo lasciato il partito. Ci sentivamo spesso, da un po’ di tempo non avevo più sue notizie”. Tra le sue passioni spiccava la musica, tanto da diventare direttore del corso di San Giusto in città. Aveva studiato concertazione corale a Bobbio, nonché diversi corsi in regione e non solo, legando il proprio nome alla direzione di diversi gruppi locali, tra cui il Seghizzi e la corale di Lucinico.
È stato attivo anche con i cori di Mossa, Gradisca, diocesano Musicainsieme, Unire, Do re mi, le schole cantorum D'Annunzio e Cristo re del gruppo latino americano di Gorizia, nonché con i gruppi chitarre di Sagrado e San Giusto. In occasione della visita di Giovanni Paolo II, peraltro, diresse il coro diocesano ad Aquileia e si occupò della formazione dei coristi proprio per l'importante appuntamento. Fu vicepreside dell'Istituto D'Annunzio per molti anni.
Direttore della Schola cantorum di Gorizia dal 1970, ha accompagnato l’amore per le note a quello per la politica. Ha infatti vestito i panni del segretario dell’Udc cittadina dal 2003 al 2007, dopo essersi candidato l’anno prima con la stessa formazione senza essere eletto. Da fuori il consigli comunale, ha però fatto parte dell’opposizione alla giunta di Vittorio Brancati. Lo ricorda con affetto anche il sindaco, Rodolfo Ziberna: “Era nel mio ufficio un mese e mezzo fa per parlare di questioni politiche, ci si frequentava già da ragazzi in parrocchia a San Giusto”.
Il gruppo era quello dei giovani legati all’ambiente cattolico e del volontariato goriziano, che hanno lasciato un segno negli anni a venire. Poi lui fu anche consigliere comunale dal 1997, ricoprendo anche ulteriori ruolo amministrativi nella cosa pubblica. Si era candidato anche nel 2017. Colpito da un ictus improvviso, era stato ricoverato all’ospedale Cattinara di Trieste in condizioni critiche. Purtroppo, le sue condizioni di salute sono state irreversibili, spegnendosi ieri. La data dei funerali è ancora da fissare.
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