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Esumazioni in cimitero a Romans, «nessuna lapide sarà distrutta»
Timori sulle sorti delle tombe, il sindaco: «Coinvolte le famiglie, salvaguardia e decoro».
Aveva destato un po’ di preoccupazione la recente ordinanza del sindaco di Romans d’Isonzo, Michele Calligaris, riguardo l’esumazione di circa una decina di salme nella parte vecchia del cimitero, sul lato nord-occidentale. L’atto, emanato a inizio luglio, prevede infatti il ritiro di cippi, lapidi e foto dedicati ai defunti - in gara parte personalità locali del Novecento e Ottocento - da parte dei familiari o questi, scaduti i 30 giorni, “rimaranno di proprietà del Comune che provvederà al loro smaltimento" come vi si legge.
Frase che aveva fatto temere qualcuno per il peggio, con il rischio di eliminare un pezzo di storia paesana. Tra i sepolti coinvolti, infatti, ci sono anche Giovanni Candussi, a cui è intitolata la piazza, e Achille e Valentino Calligaris, postali dell’allora Ufficio telegrafi sotto l’amministrazione austriaca. Alla fine, è il primo cittadino a rassicurare che si tratta solo di una procedura ordinaria “per quanto concerne alcune sepolture la cui concessione risulta scaduta”, come spiega in una nota diffusa oggi.
Oltre all’aspetto tecnico, il primo cittadino ne evidenzia l’importanza per “mettere mano alla riorganizzazione dell’area cimiteriale. Questa, in alcuni ambiti, ha estremo bisogno di essere riordinata negli spazi, a beneficio di nuove inumazioni e sulla base di un nuovo aggiornamento del piano cimiteriale. Contestualmente, si stanno interessando le famiglie coinvolte in relazione alla destinazione dei monumenti e degli arredi funebri di proprietà privata, presenti sulle sepolture”. Pone quindi un distinguo su alcuni aspetti.
In particolare, sulla “presenza nel cimitero romanese (ma lo stesso potrebbe dirsi nelle altre aree cimiteriali) di alcune lapidi storiche o comunque riferite a personaggi storici del paese, la cui valorizzazione sarà gestita indipendentemente dal procedimento di esumazione, che comunque sarà progressivo e mirato anche sulla base delle esigenze di recupero degli elementi di valore storico locale”. Calligaris assicura quindi che “nessuna delle lapidi sarà distrutta. Semmai si va verso un’opera di salvaguardia e migliore decoro, rispetto ad oggi”.
Il tutto “in un angolo di cimitero piuttosto trascurato e che per l’appunto va riorganizzato e semmai valorizzato. Assieme agli uffici comunali stiamo predisponendo le basi per un nuovo piano regolatore cimiteriale, che cercherà di dare risposta sia all’esigenza di creare un’area adibita a lapidario storico, sia a quella di dotare in prospettiva il cimitero di Romans di una adeguata struttura per la composizione e l’osservazione delle salme”. In questo senso, l’avvio del procedimento di esumazione “è solo il primo atto”.
Nel complesso, conclude, si tratterà di “un’operazione che sarà gestita con la massima attenzione e cura anche con riguardo agli aspetti affettivi ed emotivi dei famigliari”. Nel progetto, sarà coinvolto anche il gruppo culturale de I scussons, da sempre attivo per tramadare le tradizioni e culturale popolare friulana e locale.
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