Estorsioni ai lavoratori stranieri in Consiglio, Cisint: «Questa è mafia». Morsolin: «No a strumentalizzazioni»

Estorsioni ai lavoratori stranieri in Consiglio, Cisint: «Questa è mafia». Morsolin: «No a strumentalizzazioni»

Il question time

Estorsioni ai lavoratori stranieri in Consiglio, Cisint: «Questa è mafia». Morsolin: «No a strumentalizzazioni»

Di Salvatore Ferrara • Pubblicato il 17 Dic 2024
Copertina per Estorsioni ai lavoratori stranieri in Consiglio, Cisint: «Questa è mafia». Morsolin: «No a strumentalizzazioni»

L’ex sindaco informa l’assise e assicura la prosecuzione del suo operato. La Sinistra ribadisce l’impegno per assistere sfruttati e deboli e chiede di non fare propaganda.

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Durante la seduta del Consiglio Comunale di ieri a Monfalcone, il consigliere della lista Cisint per Monfalcone Gabriele Bergantini, è intervenuto attraverso un question time relativo ai gravi episodi di sfruttamento e illegalità di cui sarebbero protagonisti dei lavoratori bengalesi assunti in subappalto in alcune ditte di cui sono titolari dei loro connazionali. Sul tema è quindi intervenuto in risposta l’assessore alle Priorità Strategiche per lo Sviluppo Urbano, Anna Maria Cisint che ha portato all’attenzione dell’assemblea una situazione preoccupante di estorsione e violazione dei diritti dei lavoratori.

«Confermo che dei bengalesi si sono rivolti a noi disperati, denunciando di essere vittime di estorsioni e raccontando di essere costretti a prelevare denaro al bancomat sotto minaccia e a consegnarlo agli estorsori, spesso in piazza, davanti al Municipio, in spregio al rispetto delle istituzioni e dei simboli della nostra città” ha dichiarato Cisint. “Un fatto gravissimo, che colpisce non solo le tasche, ma soprattutto la dignità delle persone. Sono episodi che partono da denunce dirette e, ancora una volta, ribadisco che io sto dalla parte di chi subisce questi abusi, indipendentemente dalla loro provenienza»

Come ha già dichiarato più volte alla stampa nei giorni scorsi, Cisint ha inoltre sottolineato che - nonostante siano stati invitati a denunciare i fatti alle forze dell’ordine - molti cittadini coinvolti hanno espresso timore per eventuali ritorsioni. «Questa è mafia. Chiedere il pizzo a lavoratori onesti, privandoli di quanto guadagnato con fatica e destinando le risorse estorte a centri islamici che dovrebbero avere la repulsione verso questo tipo di comportamenti, è inaccettabile» così l’onorevole leghista che ha evidenziato pure la portata nazionale del fenomeno e ha riferito che sono in corso indagini giudiziarie su questi episodi, con procedimenti già avviati.

«Questi fatti non sono solo ipotesi, ma realtà documentate. Non solo abbiamo dovuto vedere un condannato per estorsione che è stato portato in Consiglio regionale a supporto di un presidente onorario di un centro culturale islamico durante la discussione del Piano Monfalcone, ma sappiamo che c’è un’altra persona interessata dalle indagini e a cui sono già stati sequestrati beni» così in chiusura Cisint che ha ribadito «la piena disponibilità a tutti coloro che volessero ricevere supporto e protezione, auspicando l’intervento delle forze dell’ordine per contrastare tali fenomeni».

Sul sistema delle estorsioni ai lavoratori stranieri, si esprime «per la giustizia, non per la propaganda», Cristiana Morsolin de La Sinistra per Monfalcone.
«La nostra posizione è chiara e coerente: siamo sempre stati e saremo sempre a fianco degli ultimi, dei lavoratori sfruttati e di chi subisce abusi – dichiara Morsolin - se venissimo a conoscenza di fatti concreti, ci impegneremmo a denunciare immediatamente e a sostenere chi decide di farsi avanti per denunciare. La giustizia deve essere un faro per tutta la comunità, e non un argomento da utilizzare strumentalmente».

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