Essere donna tra lavoro, benessere e rispetto: gli incontri a Gorizia

Essere donna tra lavoro, benessere e rispetto: gli incontri a Gorizia

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Essere donna tra lavoro, benessere e rispetto: gli incontri a Gorizia

Di Redazione • Pubblicato il 08 Mar 2023
Copertina per Essere donna tra lavoro, benessere e rispetto: gli incontri a Gorizia

Oggi l'incontro al Polivalente di via Baiamonti, le iniziative tra Confcommercio e Polizia di Stato in città.

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In occasione dell’8 marzo, Giornata internazionale della donna, il gruppo Terziario Donna di Confcommercio Gorizia annuncia nuove progettualità che si affiancheranno a quelle già in essere. “Confcommercio Gorizia – spiega Antonella Muto, presidente del sodalizio di categoria – vuole celebrare questa giornata con la presentazione delle sue iniziative indirizzate alle imprenditrici donne e alle loro collaboratrici, ma pensate per l’intero comparto".

"Perché in un sistema dinamico - rimarca -, capace di far fronte alle sfide dell’oggi e del futuro è necessario che tutte le forze in gioco crescano di pari passo, dando ciascuna il suo importante e peculiare contributo. Non ci potrà essere evoluzione positiva e sostenibile di un comparto, di un’impresa, di una comunità se alcune figure rimangono indietro, relegate in posizioni marginali, impossibilitate a partecipare appieno nel fornire il proprio personale contributo”.

Terziario Donna Gorizia ha così deciso di puntare sul tema degli investimenti e della progettualità per il futuro, fissando due appuntamenti di approfondimento. Il primo, dal titolo “Benessere e felicità: quali strumenti per mantenerli vivi?” è in programma giovedì 13 aprile; il secondo, intitolato “La finanza è donna?”, si svolgerà giovedì 18 maggio. Nel frattempo prosegue il progetto Sicurezza Vera, promosso da Confcommercio. “L’iniziativa – sottolinea Muto – è nata all’interno del gruppo Donne Imprenditrici Fipe, grazie alla collaborazione con la stessa Federazione e la direzione centrale Anticrimine della Polizia di Stato".

In questo modo, è stata riconosciuta "l’importanza di rendere i pubblici esercizi presidi di legalità diffusa, in cui operatori e clienti trovano spazi attenti alla loro sicurezza”. Una progettualità che si integra con quella messa a punto dalla Polizia di Stato sul tema della violenza di genere e inserita all’interno di “Questo non è amore”, la campagna permanente per contrastare la violenza contro le donne e prevenire i femminicidi.

“Anche questa progettualità – conclude Muto – si svilupperà in modo integrato con interventi di formazione rivolti a tutti i nostri associati sul tema del benessere nei luoghi di lavoro e dei rischi legati a relazioni critiche con interlocutori interni e ed esterni alle proprie attività. Tali percorsi verranno inseriti tra gli aggiornamenti in tema di salute e sicurezza sul lavoro".

"Riteniamo infatti importante incrementare i livelli di sicurezza delle donne del comparto e dei loro ambienti in generale, perché ambienti sicuri creano condizioni necessarie per la crescita personale e professionale delle persone, donne e uomini, e se ciò avviene in locali diffusi sul territorio, possono contribuire a un miglioramento della percezione di sicurezza delle nostre comunità più ampie” conclude. Sempre legata alla Giornata, si registrano altri appuntamenti in città.

Comune, consorzio Il Mosaico e cooperativa sociale La Cisile hanno organizzato l’incontro “Le donne, il pane e le rose” alle ore 17.30 di oggi, al centro Polivalente di via Baiamonti. La mimosa, da quando appare per la prima volta l’8 marzo del 1946, diventa simbolo di vicinanza e solidarietà tra le donne, tra chi lavorava e lottava insieme per ottenere quei diritti che allora non erano riconosciuti. Il ricordo di questo simbolo sarà il filo conduttore di questo incontro.

L'evento andrà a toccare diversi temi con l’obiettivo di comprendere come il nostro quotidiano, la nostra società e le nostre convenzioni mettano in evidenza per le donne l’espressione, le difficoltà, le possibilità. Ad iniziare dalla presenza di Francesca Vuaran di Sos Rosa, realtà fondamentale e preziosa per l’ascolto e l’assistenza (psicologica ma anche legale) di donne che subiscono violenza. Conoscere questa realtà, nel raccontare della Vuaran, sarà anche strumento per capire ed analizzare la nostra società.

Con le sue dinamiche sempre in divenire, con i ruoli sociali che stanno cambiando, e non sempre in meglio, per avere un quadro più ampio ed approfondito di cosa significa anche essere donna oggi. Ad arricchire questo sguardo sul nostro contemporaneo ci sarà la presenza di Cristina Micelli e Marilisa Trevisan. Poetesse ed autrici, attraverso il loro raccontare e il loro scrivere ci si potrà confrontare con quella che è la espressione artistica ed umana, ognuna di loro con una radice profonda e diversa nel tempo di adesso. I posti sono limitati alla capienza della sala. 

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