Esplosione a San Pier d'Isonzo, carriola di ordigni bellici nell'area della centrale

Sul fatto indagano i carabinieri di Gradisca d'Isonzo. L'uomo non sarebbe in pericolo di vita.

Sull’esplosione che, ieri sera attorno alle 18.30, è deflagrata all’interno della stazione elettrica di Redipuglia, anche se in comune di San Pier d’Isonzo, emergono nuovi dettagli. A quanto appreso, i carabinieri di Gradisca d’Isonzo, intervenuti nella sera del 26 settembre sul luogo, hanno ritrovato una carriola piena di residuati bellici.

A riportare ferite, alla fine, per fortuna, non eccessivamente gravi, un 34enne dipendente di Terna, F.C. le sue iniziali, che si trovava all’interno e vicino ai uno degli edifici del parco elettrico. L’uomo, appassionato di storia, stava maneggiando un ordigno quando questo, per cause al vaglio degli stessi carabinieri, gli è esploso tra le mani provocandogli varie ustioni. Nell'esplosione, come riporta Trieste Prima, una scheggia l'ha colpito al volto, mentre un'altra l'ha raggiunto all'addome, causandogli una brutta ferita. Sul posto è giunto anche l'elicottero del 118, assieme ai Vigili del Fuoco, che l'ha trasportato d'urgenza all'ospedale di Santa Maria della Misericordia di Udine. L'uomo è ricoverato ma non sarebbe in pericolo di vita.

Mentre l’azienda non commenta l’accaduto, evitando ogni dichiarazione, rimane il grande interrogativo sulla presenza degli ordigni, con ogni probabilità risalenti a una delle guerre mondiali, all’interno dell’area. 

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