i risultati
Maturità, Rachele unica promossa con 100 al liceo artistico Max Fabiani
La 18enne ora sogna Design d'interni o Architettura, diploma con 100 anche per una 46enne.
Per le due sezioni del liceo artistico Max Fabiani di Gorizia è arrivato finalmente il verdetto finale. Le classi quinte A e B hanno conosciuto nel weekend l’esito degli scrutini, con tutti i 42 studenti ammessi all’orale che hanno conseguito il diploma. La “prima della classe” è stata Rachele Chiorboli, 19 anni (nella foto) il primo settembre, che ha conseguito il punteggio pieno di 100 punti su 100. Da segnalare anche la soddisfazione per Monica Faccio, 46 anni, che ha conseguito il titolo con lo stesso punteggio da privatista.
Grande soddisfazione per la giovane maturanda, dopo gli anni di scuola segnati dal virus. “Purtroppo - racconta - le varie quarantene sono iniziate quando ero in terza, perciò era il primo anno di indirizzo. Ho scelto Architettura e Ambiente e le materie di indirizzo sono quelle che, a parere mio, hanno risentito maggiormente delle varie chiusure. Infatti il primo progetto che abbiamo fatto è stato sviluppato e corretto in dad”. Quando tutto sembrava tornare alla normalità, a settembre, ecco il dietrofont con le lezioni di nuovo online.
“Il problema principale - ricorda - è stato che gli insegnati si dovevano dividere tra alunni in presenza e a distanza e quindi sono rimasta indietro con le lezioni, in alcune materie più di altre. Durante questi due mesi, ovviamente, non avevo nemmeno la possibilità di fare i plastici di vari progetti durante le ore di laboratorio, non avendo a disposizione il materiale necessario. Per questo motivo, quando è stato comunicato che agli esami di quest'anno avrebbero reintrodotto la seconda prova (quella di indirizzo), ero piuttosto preoccupata”.
“Per fortuna - aggiunge - appena tornata sono riuscita a recuperare le lezioni ‘perse’”. Peraltro, proprio la seconda prova è stata per lei l’ostacolo più grande durante l’esame di Stato, “perché il limite di tempo era solamente di 18 ore, durante le quali bisognava sviluppare un tema, sorteggiato tra i tre scritti dagli insegnanti di indirizzo, in chiave architettonica, quindi progettare un edificio e lo spazio esterno ad esso e realizzarne il plastico”. Difficoltà accentuate proprio dalla poca pratica fatta in classe durante gli anni.
“Le ore a disposizione erano poche anche perché, a causa della dad, non c'è stata la possibilità di acquisire le abilità manuali necessarie per poter sviluppare il progetto con una maggiore velocità, a differenza degli studenti che hanno sostenuto la stessa prova prima del Covid. Ciò nonostante, negli ultimi mesi mi sono particolarmente impegnata in modo tale da arrivare all'esame preparata attraverso delle simulazioni d'esame organizzate dagli insegnati, grazie alle quali ho potuto capire come organizzare il poco tempo a disposizione””.
“Adesso - conclude Chiorboli - mi piacerebbe proseguire con degli studi inerenti al percorso fatto al liceo, infatti vorrei frequentare il corso di Design d'interni di un'accademia oppure frequentare la facoltà di Architettura”. Nella sua classe, 5A, si sono distinte anche Vanessa D’Alessandro (98), Sara Mauri e Giorgia Succi (92), mentre nella B è Terenzjia Travain ad aver conseguito il voto più alto, 97, seguita da Giulia Carpino (94) ed Evy Baggioli (90).
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