l'animale
La storia di Eros a Capriva, il cane campione delle gare di bellezza che ama i bambini
Accolto a tre mesi nella casa di Capriva, in questi anni ha collezionato numerosi premi e riconoscimenti come quello di Giovane campione San Marino.
Il portamento nobile ed elegante, Eros non è un alano come gli altri, ma un cane speciale. Ha solo tre anni e mezzo, e Lorella Cargnel – proprietaria del magnifico esemplare – ne è estremamente orgogliosa, non solo per le gare alle quali lo conduce. Già, perché non c’è gara che manchi di vincere: fin dal 2021, quando a pochi mesi si aggiudica il premio come Giovane campione sloveno. Non passerà troppo tempo, che nello stesso anno porterà a casa il riconoscimento come Giovane campione San Marino e il successivo Istra Winner. «È un alano che partecipa a esposizioni di bellezza – spiega Luis Signorelli, marito di Lorella – Solo di bellezza, girando nel ring».
Si tratta di esposizioni internazionali riconosciute dall’Enci, con giudici specializzati che valutano la forma – essenzialmente per migliorare la razza – e affidano un punteggio a ciascun cane. «È davvero notevole – commenta Signorelli - Ha vinto cinque campionati, e ha anche un carattere buonissimo». Accolto a tre mesi nella casa di Capriva, quando era «appena cuccioletto» Eros già pesava intorno ai diciannove chili. «Difende la casa, ma se lo portiamo in giro, anche se qualche bambino gli si avvicina lui è un angelo. Rallenta i movimenti per non spingerlo, non dà nessun problema. È un cane selezionato, ha una buona indole».
Temperamento che molto dipende dall’allevamento e dalla selezione ottenuta, dove «allevamenti seri fanno accoppiare cani con un buon carattere», evitando incroci fra cani aggressivi e il rischio che i cuccioli abbiano la stessa problematica. Unica pecca: è un gran coccolone. «L’unico problema, se uno si siede sul divano, lui è convinto di avere ancora quattro mesi e sale in braccio, ma pesa 74 chili!». Che gli alani siano cani da divano, pur essendo molto forti, non è una novità. «Non li si può lasciare fuori la notte, sono molto delicati – rimarca Signorelli – Lui ha il suo divano solo per lui, il problema è che, quando ci troviamo sui nostri divani lui ogni tanto vuole salirci in braccio».
Con la complicità dell’allevatore Alberto Chieppa, dell’azienda “Alani dell’Ortensia blu” situata in provincia di Ferrara, Luis e Lorella hanno iniziato a partecipare alle gare sempre con maggior passione. «Ha vinto i campionati di tutti i Paesi. Domani siamo in Croazia, dove lui è già stato proclamato campione. E dove proverà a vincere il titolo di Gran campione», rivela con fierezza. Un anno particolarmente favorevole a Eros, il 2022, quando riuscirà a portare a casa ben cinque riconoscimenti. Al titolo di Campione sloveno si affiancherà quello di Campione croato, l’Istra Winner 2022, il Mediterranean Winner e il Top Dog Show di San Marino.
Ma non è tutto, perché nel 2023 sarà nuovamente Campione di San Marino e successivamente Campione Internazionale. L’agenda di Eros è fitta d’impegni e grandi successi: da un lato sta per prendere parte alla gara in Croazia, dall’altra il 2024 gli ha già portato fortuna, proclamandolo Campione italiano. Ma come ci si prepara a una gara? «Il cane dev’essere già un po’ abituato – specifica Cargnel – Appena lo abbiamo portato a casa abbiamo iniziato a condurlo fuori ogni giorno. Il primo anno e mezzo non abbiamo saltato una giornata, nel fare una passeggiata. È necessario che si abitui a tutto, perché può aver paura, e la reazione di un cane grande può essere pericolosa».
«Da questo punto di vista non si impressiona, non ha paura di niente. Per le gare, alle quali è stato preparato anche dal suo allevatore, a volte lo presenta lui stesso, talvolta io. Gli si insegna a stare fermo, piazzato, con una postura ordinata. In gara non deve fare granché: deve compiere un giro nel ring, in maniera che il giudice possa apprezzare l’andatura, e una corsetta, così che si possa verificare se gli appiombi siano corretti e senza segni di displasia». Un insieme di gare utili in primis agli allevatori, sorta di vetrina per mostrare cani in salute. «Un cane che vince diversi titoli dimostra che dal punto di vista estetico e della salute è un buon cane e in riproduzione può dare prodotti eccellenti. È questo, l’obiettivo delle gare di bellezza».
A ciò vanno sommarsi esami approfonditi sulle anche e sui gomiti ed ecocardiogrammi che escludano patologie cardiache. «C’è tutto un corredo che fa del cane un soggetto adatto alla riproduzione, sia per quanto riguarda la salute che la sua indole. È importante che il cane impari a stare sul ring con gli altri, che spesso sono maschi, quindi il carattere non va sottovalutato. In parte è ereditario, in parte è dovuto all’educazione che gli si dà e alle abitudini che acquisisce nel tempo. Poi, alcune razze possono essere maggiormente aggressive, ma più gare segue, più si abitua a essere manipolato. Perché molti giudici chiedono di vedere i denti: alcuni chiedono a noi, altri se ne occupano personalmente».
La difficoltà delle gare di bellezza è essenzialmente psicologica, mostrandosi per pochi minuti ma aspettando con pazienza il proprio turno. «Mi sono appassionata, perché mi sono resa conto che le abitudini acquisite in gara avevano una ricaduta nella vita pratica. Si è abituato alla presenza vicina di altri cani, o a stare qualche oretta chiuso nel kennel. Regole che tornano utili anche nella vita quotidiana». Un cane che ormai è diventato come un figlio. «Per noi non è l’animale, è coma una persona. Per me è assurdo dire “Prendo il cane, ma deve stare fuori”. Anche se ci sono alani che possono stare fuori, il nostro non ha sottopelo; ma poi ha bisogno di stare con il suo branco, l’alano è una razza molto attaccata. Adesso è di là, sul divano. Ogni tanto viene a controllarci, a vedere se ci siamo ancora».
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