Ernia fa ballare la piazza, «Monfalcone riferimento per artisti locali»

Una due giorni ricca di eventi che ha richiamato sul territorio migliaia di giovani, iera sera il clou in piazza con il rapper Ernia.

Si è conclusa ieri, con l’esibizione del rapper Ernia in piazza della Repubblica a Monfalcone, la prima edizione del Generation young festival di Monfalcone. Una due giorni ricca di eventi che ha richiamato sul territorio migliaia di giovani da tutta Italia.

Gli organizzatori stimano, infatti, 3.500 presenze solo nella giornata di sabato. Numeri che senz’altro sono stati raddoppiati domenica, in considerazione dell’arrivo dei tanti fan di una delle più acclamate stelle dell’hip hop italiano, già in coda nel primo pomeriggio per l’accesso ai posti migliori per il concerto finale. «Ma l’altro grande risultato che abbiamo ottenuto – commenta soddisfatto l’assessore alla Cultura di Luca Fasan – è stato che le attività hanno lavorato e hanno potuto fruire di questa grande iniziativa: quindi i giovani sono anche al servizio delle nostre imprese».

Il festival
Cuore dell’intero progetto è il Centro giovani monfalconese. Una realtà che, come spiega il consigliere comunale con delega alle Politiche giovanili Gabriele Bergantini, «nasce per creare opportunità ai ragazzi a 360 gradi: dalla cultura, all’arte, alla musica e all’ambiente. Da sei anni organizziamo a dicembre il Talent show con il Teatro comunale, ma mancava un appuntamento che rappresentasse un percorso di crescita per i ragazzi e per il territorio stesso».

Secondo il consigliere, «Monfalcone può diventare il punto di riferimento per gli artisti della nostra regione che vogliono crescere ed emergere». Una possibilità offerta dai tre palchi, allestiti in tre punti diversi del “villaggio” che in questi giorni ha occupato il centro cittadino, tra le vie Sant’Ambrogio e Cesare Battisti, sui quali si sono potuti esibire decine di cantanti, intervallati da brevi sessioni di danza. Non solo. È stato offerto anche lo spazio per l’esposizione dei lavori di fumettisti e altri artisti locali, a cura dell’associazione Attic.

Gli investimenti
A sostenere i tre quarti del progetto del Centro giovani, del valore complessivo di 100mila euro, sono stati la Regione Friuli Venezia Giulia e la Fondazione Carigo. «La Regione intende continuare a sostenere iniziative come questa – aggiunge il consigliere regionale Antonio Calligaris – e non a caso, tra i primi atti della nuova legislatura c’è l’approvazione di una nuova linea di finanziamento fino a 20mila euro per interventi e attività giovanili, con scadenza i primi di settembre. Un contributo pensato proprio per eventi come questo».

Agli organizzatori arriva anche il plauso del presidente di Fondazione Carigo, Antonio Bergamin: «Bravi perché avete voluto rischiare. Non è facile mettere in cantiere e realizzare da zero un progetto come questo. Un progetto che offre ai ragazzi di dare sé stessi e di renderli partecipi, come cittadini veri, della propria comunità. Abbiamo troppi artisti, anche di scala internazionale, che hanno dovuto lasciare Monfalcone perché manca la possibilità di sviluppare le proprie competenze».

Per queste ragioni Bergamin auspica che si dia «continuità a questo progetto, che può avere una scala regionale e non solo, guardando anche all’appuntamento di Go!2025 come l’occasione per un’apertura che vada ben oltre i confini nazionali».

Calato il sipario sull’edizione zero, si pensa in grande anche per gli anni successivi. Secondo Fasan, infatti, «si punta a far crescere il festival», guardando con grande ottimismo al futuro. «L’amministrazione comunale – dichiara l’assessore – intende continuare a investire sui giovani, a maggior ragione in considerazione di un territorio che si è già dimostrato essere una vera fucina di grandi talenti».

Foto Daniele Tibaldi

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