la presentazione
L'Enoteca di Cormons cambia volto, atteso l'arrivo di nuovi soci nella cooperativa
Dopo quasi cinque anni di lavori, verso fine anno dovrebbe partire il cantiere in piazza. L'area ospiterà gli uffici di promozione.
Ormai ha una forma pressoché definita il progetto della nuova Enoteca di Cormons, cooperativa che raccoglie più di una trentina di cantine, accanto al municipio in piazza XXIV maggio. L’opera è stata presentata questa mattina in Sala civica, alla presenza dei diversi attori coinvolti nell’investimento, dal valore di un milione e 150mila euro: Comune, Regione e Camera di commercio, insieme al Consorzio vini Collio. Si tratta di un restyling completo dell’immobile, costruito nel 1908 con tutt’altre funzioni e diventato locale agli inizi degli anni Novanta, che punta a diventare non solo una vetrina delle eccellenze ma anche sede operativa per la loro promozione.
A illustrare il disegno è stato l’architetto Massimo Redigonda, dell’omonimo studio di Pordenone, che ha evidenziato i tratti salienti davanti anche al presidente dell’ente camera della Venezia Giulia, Antonio Paoletti. Si andrà così ad intervenire massicciamente sulla struttura, ampia circa 400 metri quadri e già oggetto di un importante cantiere a metà degli anni Ottanta, creando un’area espositiva e una per la didattica. All’interno sarà quindi creata una reception al piano terra, per accogliere gli ospiti e fare da “anticamera” con il primo piano, dove si svolgeranno le principali attività. Il tutto abbattendo anche le barriere architettoniche, con l’installazione di un ascensore.
Saranno poi ampliate le vetrate che danno sull’esterno, così da valorizzare le esposizioni presenti nel salone principale, che si alterneranno di volta in volta. Tra i punti di forza, poi, c’è la volontà di sfruttare la corte interna, che potrà ospitare anche eventi musicali e non solo, creando una sorta di piazza aperta alla cittadinanza. A decorarla saranno elementi tipici dell’area e già ampiamente usati, come la pietra piacentina e il sasso. Gli stessi percorsi di collegamento, poi, diventeranno delle mini-vetrine, con le bottiglie delle aziende socie a vista d’occhio. Le quali potranno trovare nella parte superiore dell’immobile una “cabina di regia” condivisa.
L’idea, sottolineata anche dal presidente dell’Enoteca Michele Blazic, è quella di ampliare gli spazi per gli uffici. Una necessità legata alla volontà di promuovere i propri calici non solo a livello locale, ma soprattutto nazionale e internazionale. Questo progetto, quindi potrebbe rappresentare un salto di qualità dopo 30 anni di attività. Con l’attrezzatura che sarà a messa a disposizione, il desiderio è proprio quello di ricercare clienti in mercati sempre più competitivi. Anche perché non si tratterà di commercializzare solo vino, ma le eccellenze enogastronomiche in generale, ed è per questo che sono attesi - nel prossimo futuro - nuovi ingressi nella rete di produttori.
Dal canto suo, il presidente del Consorzio vini, David Buzzinelli, ha applaudito la visione di integrare i diversi prodotti locali: “Mi auguro che molti imprenditori vogliano unirsi”. Se il cronoprogramma sarà rispettato, il cantiere partirà tra ottobre e novembre, per concludersi entro la metà del 2022. Sembra quindi tutto fatto per un’opera su cui si lavora già dal 2016 e il cui sviluppo arriva in concomitanza con quelli sul fronte del Patto per il Collio. “Siamo impegnati su tanti versanti per portare a casa ciò che vedremo tra 5 e 10 anni - ha commentato il sindaco Roberto Felcaro - grazie anche alla sinergia con la Camera di commercio. Ora abbiamo le condizioni perfette per investire”.
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