Cantare a Sanremo con Annalisa, il coro Artemia apre Zlata grla a Gorizia

Cantare a Sanremo con Annalisa, il coro Artemia apre Zlata grla a Gorizia

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Cantare a Sanremo con Annalisa, il coro Artemia apre Zlata grla a Gorizia

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 11 Apr 2024
Copertina per Cantare a Sanremo con Annalisa, il coro Artemia apre Zlata grla a Gorizia

Il gruppo giovanile femminile canterà venerdì sul palco di Bratuž, aprendo la rassegna di Zlata grla: «I cori sono veri ambasciatori di pace e tolleranza».

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Hanno cantato sul palco di Sanremo che «i dolci sogni sono fatti di questo / Chi sono io per dissentire? / Giro il mondo e i sette mari» e sembrava una canzone scritta per loro. Perché ormai da quasi 25 anni, le ragazze del Piccolo coro Artemìa di Torviscosa viaggiano dovunque raccogliendo successi. L’ultimo in ordine di tempo è tutto italiano, con Annalisa e La Rappresenta di Lista nella serata delle cover del Festival proprio con la hit Sweet dreams. Domani, venerdì 12 aprile, faranno tappa a Gorizia a Zlata grla.

La XXI rassegna per cori a voci bianche e giovanili, organizzata dal circolo di San Michele del Carso, si aprirà domani alle 20 al Kulturni center Lojze Bratuž. Tra gli ospiti della seconda edizione del Koncert zlatih ci sarà proprio il gruppo friulano diretto da Denis Monte, insieme al coro vocale giovanile misto Emil Komel di Gorizia diretto da Mirko Ferlan e il coro giovanile misto Srečko Kosovel di Ajdovščina diretto da Petra Habjanič Gregorc. «La musica costruisce ponti, porta lingue e culture ad un legame indissolubile» racconta Monte.

Partiamo dalla recente esperienza di Sanremo: com’è nata la collaborazione con Annalisa? E com’è stato salire sul palco dell’Ariston?
La collaborazione con Annalisa è nata dopo un’altra felice collaborazione che ci ha visti sul palco del Forum di Assago con Elisa per i concerti trasmessi sulle reti Mediaset nel periodo di Natale. Al team di Annalisa è piaciuto molto il connubio tra artista e coro, quindi ci hanno voluto per la serata cover. Insieme ad Annalisa e a La Rappresentante di lista abbiamo cantato l’iconico brano degli Eurythmics “Sweet dreams”.

Salire sul palco dell’Ariston è stato emozionante e impegnativo: abbiamo avuto la fortuna in questi anni di calcare palchi molto importanti (Arcimboldi e Forum a Milano, Parco della Musica a Roma, Arena di Verona,…) ma ti rendi conto che in quel luogo si è scritto e si scrive ogni anno una parentesi della storia della musica italiana. Essere in diretta davanti a milioni di telespettatori in tutto il mondo ti riempie di responsabilità, ma è un’emozione forte e positiva.

All’attivo avete anche la collaborazione proprio con Elisa, come ci si rapporta a cantanti di questo calibro? Si trova facilmente la sintonia sulla musica?
Elisa è un’artista con una sensibilità straordinaria, è sempre stata affascinata dal suono del coro e dalla fusione delle voci in un coro. Abbiamo sempre trovato sintonia, è stato un piacere enorme lavorare con lei in questi 20 anni. Si è sempre fidata delle parti corali e degli arrangiamenti che scrivevo, ho sempre cercato di dare il giusto spazio al coro ma senza voler prevaricare.

Zlata grla è dedicata ai cori a voci bianche, quanto è importante insegnare la musica ai più piccoli?
La musica corale infantile sta avendo una crescita molto importante e sono fermamente convinto che sia il modo più naturale e sereno di far crescere le nuove generazioni ed educarli alla bellezza. La musica ha il grande potere di arrivare fino alla parte più intima della nostra anima. Cantando e suonando si creano cittadini migliori, non c’è dubbio.

Questa stessa rassegna vuole attraversare il confine, come dimostra la presenza di gruppi anche dalla Slovenia. Il futuro dell’Europa passa anche attraverso momenti come questo?
La musica costruisce ponti, porta lingue e culture ad un legame indissolubile. I cori sono veri ambasciatori di pace e di tolleranza, ben vengano occasioni di incontro, momenti dove le persone vivono la propria cultura ognuno con la propria lingua, la propria tradizione, la propria musica.

Come si riesce a organizzare un gruppo strutturato e numeroso come il vostro? C’è difficoltà nel far inserire nuovi membri?
Ci vuole molta pazienza. Il nostro non è un coro professionale: le ragazze studiano, lavorano ed è sempre più complicato conciliare gli impegni musicali con quelli lavorativi. Ma il coro è molto unito e la loro bravura sta anche nel sostenere una sezione magari debole a causa di assenze. Il repertorio è molto vasto e vario: dalla musica del Novecento ai brani più contemporanei, fino alla musica vocal pop. Inserire dei nuovi membri è sempre complicato: chi vuole entrare nel nostro coro ha un’enorme quantità di brani da imparare e non sempre il tempo a disposizione aiuta. Ma se una corista è determinata ad entrare nel coro, non possiamo che darle il nostro benvenuto.

Avete già un programma di eventi e concerti per i prossimi mesi?
Al momento, dopo questo importante e gradito invito al concorso Zlata grla, continueremo a studiare per un concerto a Verona in estate e un concorso internazionale che vorremmo fare in inverno. E un progetto decisamente particolare insieme a una rock band in progetto per novembre, ma non posso svelarvi ancora nulla.

Se poteste ripetere l’esperienza sanremese, c’è un nome con cui vi piacerebbe di più collaborare o che pensa che si possa sposare bene con il vostro progetto?
Abbiamo avuto il piacere di conoscere e di accompagnare con le nostre voci tanti artisti in questi anni: da Mario Bondi a De Gregori, da Giorgia a Luca Carboni per citarne alcuni. Ognuno ci ha lasciato ricordi indelebili, sarebbe favoloso incrociare nuovamente le loro strade. Dopo i concerti al Forum di Assago di dicembre ho pensato “Beh, cosa ci può accadere di più bello?”... E qualche giorno dopo ho ricevuto la telefonata per Sanremo: nella vita bisogna essere pronti a qualsiasi sorpresa, l’importante è dare comunque sempre il massimo.

Nella foto: il coro Artemia a Sanremo con Annalisa e La Rappresentante di Lista

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