Il dialogo
Elisa ricorda gli incendi sul Carso prima del concerto a Palmanova: «Proteggiamolo insieme»
A dialogare con la cantante il coordinatore della protezione civile di Monfalcone, Andrea Olivetti, e la guida naturalistica Nicola Ceschia.
Un ricordo, accorato, a quanto è stato fatto a fine luglio per salvare la porzione più grande del Carso durante i devastanti incendi che lo hanno sfigurato e ne hanno sfinito la gente. Ieri sera Elisa Toffoli ha voluto dedicare, prima del proprio concerto, un momento a quei tragici eventi dei quali gli strascichi ancor oggi riecheggiano e fumano tra le pietraie carsiche. A dialogare con lei, in un’affollata piazza centrale a Palmanova, Andrea Olivetti, responsabile della squadra di Monfalcone della Protezione Civile. "This Earth is on Fire", questo il titolo dell’incontro che ha visto anche la partecipazione di Nicola Ceschia, Guida ambientale escursionistica Aigae.
Olivetti ha ricordato le fasi delle operazioni di emergenza. “Abbiamo iniziato il 19 luglio con la prima telefonata e ancora non si è concluso in quanto in alcuni punti abbiamo ancora incendi di portata minore. Il territorio che ha bruciato è pari a mille campi da calcio: in un Carso, in una territorialità abbastanza ristretta, abbiamo perso tantissimo, per vari motivi”, ha ricordato il coordinatore.
“Non immaginiamo un innesco naturale, purtroppo, e ciò ci deve far pensare. Il tutto ha visto nascere una forte solidarietà anche perché chi sta lavorando lo sta facendo con tute, sotto tute, caschi, elmetti, che sono un obbligo per la tutela personale, ma sotto un caldo devastante. Un episodio che ci ha provato e ci sta provando notevolmente. Abbiamo raggiunto, nell’ora più calda di una giornata, i 41 gradi: anche i mezzi hanno avuto alcuni problemi”, ha raccontato Olivetti. Il coordinatore monfalconese ha voluto ringraziare nuovamente quanti hanno donato acqua e integratori nelle giornate peggiori. “Un evento che lascerà traccia per decine e decine d’anni”, ha concluso Olivetti.
Elisa ha, anche, lanciato un appello alla comunità civile per “tenere pulite le zone di possibile innesco”. Olivetti ha voluto ricordare come “per poter evitare futuri incendi bisogna mantenere pulite le piste forestali tagliafuoco. Dovremmo poter fare ciò in tutta la zona carsica”.
Un grave problema è stato anche lo scoppio di ordigni esplosivi della Grande Guerra, “che non hanno causato alcun problema ma la sola squadra di Monfalcone ha sentito 18 scoppi in un solo turno di sei ore”. Il ricordo è andato alla coordinatrice di Prepotto, Elena Lo Duca, “che mi aveva chiamato qualche ora prima dicendomi che sarebbero scesi a darci una mano, salvo poi veder scoppiare un incendio anche a casa loro”. È stato “personalmente un dramma nel dramma, oltre allo stress per l’incendio anche questa tragedia personale, visto che Elena era una cara amica”.
Un incendio, dunque, con grandi fattori di rischio. Ora è necessario guardare avanti, “preservare i nostri boschi e guardare al futuro”, ha concluso Olivetti. Durante il concerto è stato anche proiettato un filmato, realizzato da Serena Queirolo, che ha ripercorso i momenti più salienti delle operazioni per lo spegnimento dei vari incendi.
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