Elezioni 2024: le persone al centro dell'azione per Ferfoglia a Doberdò

Innovazione tecnologica unita alla sostenibilità ambientale, le attenzioni alle periferie, lo sviluppo turistico e la centralità delle persone. Ecco i tratti essenziali del programma.

Peter Ferfoglia, è il candidato sindaco di Doberdò del Lago sostenuto da Viviamo il Comune e Slovenska Skupnost. Tra i primi obiettivi garantisce «un approccio aperto alla cittadinanza e all'ascolto». Guardando all’amministrazione sotto il profilo dell'innovazione tecnologica abbinata alla sostenibilità ambientale, sostiene: «sicuramente non possiamo più aspettarci di riuscire a sviluppare e valorizzare la terra senza l'aiuto tecnologico». «Cercheremo di unire ambiente e tecnologia, sulle tecniche antincendio, per la valorizzazione dei terreni, ovviamente della produzione agricola e puntando sulla valorizzazione energetica».

Parlando di necessità di migliorie da apportare nelle zone più periferiche del comune, il candidato riferisce di «tantissime ricchezze da valorizzare». «Abbiamo delle sorgenti di acqua potabile che tanti cittadini probabilmente non sanno neanche che esistono dei laghetti oltre al nostro grande lago che non sono stati valorizzati a dovere».

Riferendosi ancora alle periferie, Ferfoglia sottolinea le ricchezze culturali che ad esempio riservano il Vallone e Marcottini. Per il candidato le zone non centrali sono la principale fonte di attrazione turistica lenta e sostenibile. Quindi la visione futura sul paese che da realtà prevalentemente agricola potrà configurarsi sempre più come sito turistico che convive con le origini storiche. Una convivenza che produce valorizzazione del territorio.

«Io intendo che con i nostri prodotti, con la possibilità di poter mostrare quello che i prodotti della nostra terra rossa producono, quelli che sono i prodotti tipici, quelli carsici, e quindi dal vino, alle nostre verdure, a tutto quello produciamo come gli olii e l’aglio – spiega Ferfoglia – sono tutti prodotti fondamentali per un progresso».

Sulla ripresa del commercio «è sempre stato un punto dolente, nel senso che noi non viviamo col commercio». «Possiamo sinceramente dirlo, non è il commercio quello che ci sostiene – continua il candidato - però il fatto di avere una cava, il fatto di avere una pur piccola industria verso Marcottini e qualche altra attività limitrofa, questo ci fa sperare e dà coraggio per avere ovviamente qualche risorsa finanziaria in più». Secondo il candidato anche lo smart working e i lavoratori esteri sono risorse di cui tener conto.

Pensando ad un’eventuale vittoria e ai primi cento giorni di amministrazione «faremo un bilancio di quanto c’è da fare». «Cercheremo soluzioni finanziarie anche fuori dal paese, come in Regione, ma principalmente cercherò contatti con le persone perchè sono loro che possono aiutarci, che possono far crescere e dare valore al nostro paese».

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