la candidatura
Regionali: Sartori corre con Moretuzzo a Gorizia, Vizintin in lista Pd
La consigliera comunale con Patto per l'Autonomia, posto anche per il sindaco di Doberdò.
La squadra del Patto per l'Autonomia a Gorizia si amplia in vista delle regionali. Dopo l'annuncio di Eros Gino Simoni a Cormons, che correrà nella lista di Massimo Moretuzzo alle elezioni di inizio aprile, oggi è Eleonora Sartori a rompere gli indugi. La consigliera comunale, 41 anni ed eletta alle ultime amministrative nel capoluogo tra le file della civica Noi, mi, noaltris Go!, ha aderito alla proposta del candidato di centrosinistra. Un percorso, quello iniziato tra le due compagini, iniziato in realtà già due anni fa e che ha visto diversi punti di incontro.
"È una sfida importante - afferma il consigliere comunale e presidente del Forum, Andrea Picco - e per questo abbiamo messo in campo la nostra punta di diamante. Non c'è mai stato il minimo dubbio su quale fosse il nome da proporre quando ci è stato chiesto di essere parte attiva di questo percorso di cambiamento. Eleonora Sartori è per la città e il territorio garanzia di competenza e abnegazione e chiunque la conosca sa che è in grado di ricoprire ruoli chiave come quello di consigliere regionale, che per Gorizia in ottica 2025 assume una valenza ulteriore".
"Da quindici anni - rimarca - ha messo a disposizione degli altri tutte le sue capacità e il suo tempo, del Forum è una colonna portante. Alle ultime elezioni comunali è stata la seconda più votata della coalizione di centrosinistra. Rappresenta Gorizia meglio di chiunque altro. Merita la fiducia di tutti i goriziani che amano questa città". Sartori, dopo la laurea specialistica in Relazioni pubbliche delle istituzioni, ha maturato molteplici esperienze in ambito giornalistico, culturale e formativo, soprattutto nel campo della comunicazione, lavorando nel social media marketing.
Di recente è approdata nella sanità pubblica. Fin dal 2007 è stata attiva nel gruppo civico di sinistra. "Con Massimo Moretuzzo - ricorda lei stessa - abbiamo collaborato durante la scorsa campagna elettorale per portare al centro della nostra azione un modo nuovo e partecipato di fare politica che ha saputo toccare temi centrali quali l'ambiente, la gestione dei beni comuni e delle risorse pubbliche, ma soprattutto una modalità dialettica innovativa e coinvolgente, capace di porre al centro dell'azione politica i cittadini, i territori e la loro specificità, al di là di rigidi schieramenti partitici".
"Questa relazione ha arricchito il progetto e la prospettiva della nostra azione politica - sottolinea -. Massimo è empatico e insieme pragmatico; è un imprenditore, un attore dell'associazionismo ed è un eccellente interprete dell'impegno civico. È stato sindaco ed ora consigliere regionale. La sua candidatura a presidente della Regione ha reso esplicito che un patto di coalizione alternativo alla destra deve essere coraggioso, plurimo, democratico, saper dare voce al civismo ed al suo valore innovativo e radicato sul territorio. candidarmi con il Patto per l'Autonomia significa dare respiro alla nostra progettualità politica".
L'esponente guarda quindi a "giustizia sociale e ambientale con un'attenzione particolare alle future generazioni, la valorizzazione della ricchezza culturale e linguistica del territorio per un'auspicata futura programmazione realmente transfrontaliera, una sanità pubblica territoriale, forte ed efficiente e, non certo ultime, le questioni di genere che la stessa Regione ha ostacolato, votando contro alla doppia preferenza alle prossime elezioni". Nel frattempo, sempre nel centrosinistra, tra i nomi in pole per un posto nel Partito democratico c'è quello di Fabio Visintin, sindaco di Doberdò del Lago.
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