il riconoscimento
Eleonora è la miglior dipendente dell'anno, premi a sette ragazze a Gorizia
Consegnati da Confcommercio nel Mercato Coperto i premi a sette dipendenti che lavorano nel commercio o ristorazione, arrivate 27 candidature.
Lavorare a contatto con la clientela è certamente impegnativo, ma può riservare grandi soddisfazioni. Non solo per i titolari delle diverse attività, ma anche per i propri dipendenti e su questo ha puntato la prima edizione del concorso “Servire il cliente è un lavoro di squadra”, organizzato dalla Confcommercio di Gorizia. Questa mattina, all’interno del Mercato coperto, si è svolta la premiazione di sette persone - tra commesse, cameriere e impiegate - che sono state segnalate direttamente dai propri capi.
Una lista di riconoscimenti tutta rosa, che ha visto Eleonora Clemente dell’Accademia Vine Lodge di Capriva ricevere il primo premio. “È stato un anno intenso - ha spiegato la direttrice dell’associazione di categoria, Monica Paoletich - ma abbiamo trovato entusiasmo da parte dei partecipanti. Volevamo valorizzare il rapporto tra aziende e maestranze”. In tutto, sono state 27 le realtà che hanno preso parte, non solo di Gorizia ma anche da Capriva e Grado. “Possiamo fare di più - ha aggiunto Paoletich - ma volevamo comunque partire”.
A consegnare i riconoscimenti, ossia il “Cuore” di Confcommercio, c’era anche il presidente provinciale Gianluca Madriz. Per ogni candidatura, quindi, è stato chiesto ai titolari di descrivere il proprio dipendente con qualche parola, tra quali sono spiccate ambizioni, attitudini e valori delle singole premiate. A partire da Cristina Colja, proposta dalla venditrice del Mercato Antonella Giuliano (e la location scelta è stata proprio per agevolarne la partecipazione) che ha spiccato perché “professionale, empatica e paziente”.
Per Buffetti, non presente alla cerimonia, è stata premiata Ilenia Barile per “presenza, competenza cordialità. Partecipa all’impresa come fosse una di famiglia”. Gt Service ha invece proposto Antonella Mauro, gentile, paziente, sempre sorridente. Non si tira mai indietro, un punto di riferimento per l’azienda”. La trattoria al Cjavedal ha fatto il nome di Maja Demirowski, “ottimista, puntuale, collaborativa. Importante ne gruppo, dà la carica a tutti”. All’Isola che non c’è di Gorizia vince invece Sara Simone “veloce, tenace e organizzata”.
Premiata anche perché “ha portato le sue passioni ed è empatica con i titolari”. Sindi Cuzziol è il nome fatto dal Piassalber di Grado, “professionale, ambiziosa, premurosa, disponibile. Ambisce a diventare caposala”. E infine Clemente, goriziana di 35 anni, con un passato in ufficio e come cameriera, che oggi si occupa delle colazioni nell’hotel di Simonit & Sirch, aperto da quest’anno sul Collio: “Lavoro lì da marzo di quest’anno, mi sono subito trovata a mio agio, per il lavoro e l’ambiente. Utilizziamo prodotti e materie prime locali”.
“Mi piace che sia allestito bene il buffet - racconta - con sempre qualcosa di diverso e andando incontro alle richieste dei clienti”. Persone, queste, che arrivano da tutto il mondo e anche le loro preferenze variano ogni volta: “Ho imparato a fare le uova in tutti i modi. Ultimamente, un cliente inglese mi ha chiesto di fare l'uovo poché e non l’avevo mai fatto prima. È rimasto molto soddisfatto”. Ora vuole migliorare il suo inglese, mentre sa un po’ di sloveno e tedesco ma si può ancora migliorare. “Il turismo è in crescita” conferma.
Le sue qualità sono state confermate dall’Accademia, che su di lei ha scritto: "La passione che Eleonora mette nello svolgere il suo lavoro, sempre alla ricerca della perfezione e della cura dei dettagli, la curiosità, il desiderio di apprendere e migliorare continuamente, la flessibilità negli orari, per non parlare delle attenzioni riservate ai clienti, preparando colazioni superlative e cercando di soddisfare sempre tutte le richieste. Gli ospiti si sentono coccolati e lo apprezzano tantissimo, alimentando così il desiderio di tornare a visitarci".
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