Effetti delle sanzioni ai distributori, code di auto in fila in Slovenia

Effetti delle sanzioni ai distributori, code di auto in fila in Slovenia

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Effetti delle sanzioni ai distributori, code di auto in fila in Slovenia

Di Redazione • Pubblicato il 07 Mar 2022
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Auto in fila per centinaia di metri, diversi distributori rimasti senza diesel.

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Lunghe code ai distributori si sono registrate quest'oggi in Slovenia, nei distributori lungo la fascia confinaria ma non solo. Da Šempeter a Brestovizza, sul lato oltreconfine del Vallone, decine di auto e mezzi hanno formato file in sosta in attesa del proprio turno. Una situazione dettata dall'emergenza energetica che ha colpito la piccola repubblica, dove diversi distributori sono rimasti senza diesel. Da lì la corsa alle pompe, sia per sloveni che italiani, visto da martedì cambieranno nuovamente i prezzi.

Un quadro dettato dalle sanzioni imposte alla Russia per le guerra in corso in Ucraina, che sta causando rincari a livelli storici a Lubiana e dintorni. Nel frattempo, la situazione rincari preoccupa anche gli operatori del settore a Gorizia e non solo. "La situazione socioeconomica che stiamo vivendo in queste ultime settimane - commenta Manuel Rizzi, ex appresentante Faib Confesercenti Fvg - fa letteralmente schizzare in alto il prezzi di benzina, gasolio e gpl. Ora si parla di aumenti giornalieri di circa 0,050 centesimi di euro al litro e il divario con la vicina Slovenia aumenta, giorno dopo giorno".

L'ex rappresentante di categoria e titolare di una stazione di servizio in città accusa che "sono mesi, se non anni, che diciamo alla Regione di modificare la legge 14 del 2010, in particolari gli articoli che parlano del contributi fissi sul gasolio e sulla benzina, in quanto in determinate situazioni come questa creano un divario altissimo. La modifica dovrebbe prendere spunto dalla Provincia Autonoma di Bolzano: prezzo medio italiano e prezzo medio sloveno per la parte est della Regione e prezzo medio italiano e prezzo medio austriaco per la parte nord".

"In queste ultime settimane - evidenzia - nella fascia confinaria si vede una desertificazione dei piazzali, la situazione è peggiore della pre-pandemia. Un altro punto da chiarire rappresenta il contributo che viene concesso al cittadino: si sa benissimo che il gestore fa da tramite tra cittadino e Regione, anche su questo bisognerebbe fare una revisione. Il contributo dovrebbe essere un aiuto vero al cittadino, per favorire l'acquisto del carburante italiano e portare introiti nello Stato di appartenenza, contribuendo a mantenere o migliorare diversi servizi tra cui la sanità".

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