la serata
Gli Editors accendono il pubblico di Gorizia, ora arriva Patti Smith
Ieri sera la grande festa nel piazzale con pubblico, arrivate anche dall'estero per lo show. A ottobre arriva Patti Smith, primi grandi eventi in vista del 2025.
È stata la notte degli Editors ma è stata soprattutto del primo, grande concerto a Gorizia dopo anni. Ieri sera, il piazzale di Casa Rossa ha accolto circa 2400 persone - secondo gli organizzatori - per lo show della band inglese, iniziato attorno alle 20 con la band spalla dei MRFY, per poi lasciare il palco ai veri protagonisti. Cancelli aperti dalle 19.30 e la musica è continuata a risuonare fino alle 23, illuminando anche il cielo con gli spettacolari effetti luminosi. Tantissime mani alzate da parte di una platea di tutte le età.
A stringere metaforicamente quel calore c’era il cantante, Tom Smith, capace di mescolare tonalità dark e rock con l’ausilio del sintetizzatore. Poche parole, da parte sua al pubblico, se non qualche “grazie” in italiano e un “grazie per essere qui”, lasciando tutta la scena ai testi delle sue canzoni. Come Strange intimacy, il brano scelto per aprire il concerto, ma soprattutto quelli più noti a un pubblico più ampio come Munich e Papillon, quest’ultima posta in chiusura. Tonalità che possono ricordare quelle dei Muse.
Agli Editors, comunque, i paragoni con altre formazioni non servono. Nati nel 2002 a Stafford, tre anni dopo hanno iniziato a riscuotere grande successo in Gran Bretagna, per poi spiccare il volo a livello europeo e non solo. Nell’aprile 2005, infatti, è arrivata l'uscita di Munich, che ha regalato alla band il loro primo successo commerciale, un tour sold-out nel Regno Unito e una partecipazione allo show musicale Spanking New di MTV a Manchester. Oggi hanno all’attivo sette album registrati in studio, l’ultimo uscito nel 2022.
Un genere, il loro, che spazia nell’indie-rock, con tonalità dark. Sound prodotto grazie l'uso di sintetizzatori tradizionali, che hanno preso il posto delle chitarre. Come dimostrato dallo stesso Smith sul palco di Gorizia, il talento non manca su più fronti: dal pianoforte alla tastiera, passando per la chitarra, il frontman ha suonato a 360 gradi i pezzi in scaletta. Un fiume di musica ed effetti, che ha colorato la zona a ridosso del confine con il maxi palco eretto dando le spalle al castello, con i colori di GO!2025 ai lati.
Fuori dall’area transennata, c’è chi è riuscito a godersi lo spettacolo liberamente, come una mamma sul balcone della palazzina di Casa Rossa che ballava con il figlio piccolo. Estranei alla festa, invece, le decine di migranti che si trovano accampati nella zona, forse i più sorpresi per quanto stava accadendo. C’è chi ha lasciato l’area già ore prima dell’inizio del concerto, cercando riparo sotto le pensiline delle fermate degli autobus o in altre aree della città. Una scena che molto probabilmente si ripeterà tra un mese, con l’arrivo di Patti Smith.
In quel caso, l’ingresso sarà libero, con la serata offerta dal Gect Go in collaborazione con il Comune di Gorizia. Nel frattempo, sul fronte organizzativo, si fanno i conti con un bilancio che appare positivo in termini di presenze, sia per quanto riguarda le tappe di avvicinamento alla Capitale europea della cultura 2025, sia per la stessa Zenit che ha gestito l’evento e lo farà anche per la “sacerdotessa del rock”. Dopo questo appuntamento, che sarà il vero, grande stress test, si potrà fare un bilancio ampio sull’attrattività di Gorizia e Casa Rossa per i grandi concerti.
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