Gorizia, apre Smart space in Fondazione Carigo: grande regalo per 30 anni

Ecco lo Smart space in Fondazione Carigo, grande regalo per 30 anni

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Ecco lo Smart space in Fondazione Carigo, grande regalo per 30 anni

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 01 Dic 2022
Copertina per Ecco lo Smart space in Fondazione Carigo, grande regalo per 30 anni

Aperta la sala rinnovata da Ikon, le mostre saranno sul cloud. Bergamin: «Guardiamo ai giovani».

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Lo Smart space apre le porte nella sede della Fondazione Cassa di risparmio di Gorizia. La grande novità per i 30 anni dell’ente è stata svelata questo pomeriggio, nel primo giorno dei festeggiamenti dedicati all’importante traguardo. D’ora in poi, la sala al primo piano dell’immobile di via Carducci sarà dedicata a mostre virtuali, attraverso una rete di schermi e visori della realtà aumentata che potranno far ammirare l’immenso patrimonio storico catalogato nel corso degli anni e messo a disposizione.

Ad aprire il ciclo di appuntamenti - dopo la parentesi di questa mattina con le scuole, per presentare l’app Carso XR - è stato il presidente dell’Acri, Francesco Profumo, che ha portato un “regalo”. In sala Della Torre, infatti, ha annunciato che il prossimo convegno delle 86 fondazioni di tutta Italia - riunite nel sodalizio da lui guidato - si terrà proprio in riva all’Isonzo nel 2025. Un ulteriore tassello per la Capitale europea della cultura, appuntamento più volte sottolineato come centrale per lo sviluppo del territorio.

“Con questo appuntamento ci giochiamo tanto - ha commentato il presidente della Carigo, Alberto Bergamin -, se perdiamo questa opportunità non tornerà più”. In questo senso, l’ente ha già predisposto un piano da 9 milioni di euro in contributi per le realtà locali da qui a tre anni, mentre un piano di sviluppo turistico e non solo riguarderà il Goriziano ma anche i comuni limitrofi, contando a oggi 32 località. Si tratterà di un progetto per mettere in contatto le diverse piste ciclabili, così da avere un’ampia connessione.

Questo si potrà sviluppare sul medio periodo, con Bergamin che ha auspicato quanto prima l’approvazione di tutti i biciplan - a partire da quello goriziano -, mentre ora la vera attrazione sarà l’innovativa sala mostre. Questa permetterà di organizzare percorsi senza dover smantellare quelli precedenti, grazie a un ragionamento partito nel 2021 e sviluppato con l’azienda Ikon di Staranzano. Sono stati così installati 18 proiettori laser a risoluzione 4K, 8 schermi touch e 7 display ad alta definizione, 16 visori per la realtà virtuale di ultima generazione.

“Elencare le tecnologie presenti - commenta il direttore generale della Fondazione, Rossella Digiusto - serve a comprendere le potenzialità di questo spazio, dove il pubblico di tutte le età potrà confrontarsi con questi strumenti e imparare a fruirli immergendosi nei contenuti che propongono. Misureremo le nostre esposizioni non più solo in numero di opere esposte, ma anche in quantità di byte di dati che potremo mettere a disposizione gratuita del nostro pubblico, sommandoli alle opere reali che ospiteremo”.

Da domani al 4 dicembre, saranno organizzate visite guidate dello spazio dedicate al pubblico, venerdì 2 e sabato 3 dicembre alle ore 17 e domenica 4 dicembre alle ore 10. L’intero catalogo, inoltre, “non starà in una libreria - ancora Digiusto -, tutte le mostre saranno infatti contenute nel cloud e costantemente sincronizzate sui dispositivi locali, rimanendo sempre a disposizione”. Per l'inaugurazione, è stata scelta la musica dei Freevocies. Il tutto guarda già all’evento internazionale congiunto con Nova Gorica, mentre Profumo ha plaudito l’impegno dell’ente verso il locale, ricordando anche la genesi di queste istituzioni.

Nate nel 1990 con la legge Amato, sulla spinta dell’Europa a privatizzare gli istituti di credito, nel tempo le fondazioni hanno assunto una forma definita. Un percorso non sempre lineare, ma che ha trovato soprattutto la finalità sociale con le indicazioni fornite dall’allora ministro dell’Economia, Carlo Azeglio Ciampi, e alla sentenza della Corte costituzionale del 2003. “Oggi - ha ricordato Profumo - il valore complessivo è di 40 miliardi di euro, con 1 miliardo erogato all’anno”. Guai, però, a parlare di “bancomat” come in passato.

Come sottolineato anche questa sera, l’obiettivo di queste realtà è intervenire laddove c’è bisogno, soprattutto in condizioni di disagio. Per questo, il 16 dicembre scadranno due bandi dedicati alla povertà digitale, rivolti a donne e Neet, ossia i ragazzi che non studiano né lavorano. Etichetta, quest’ultima, che vede in provincia di Gorizia la presenza più significativa del Friuli Venezia Giulia. “Il nostro obiettivo è sempre stato dedicato ai giovani - ancora Bergamin -, ora siamo tutti chiamati a ruoli nuovi”.

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