Gorizia, ecco il nuovo volto di Palazzo Paternolli: studentato da 75 posti

Ultimato il restyling della facciata, ora si lavorerà all'interno: «Opera pronta nel 2023».

Niente più telone giallo nel cuore di piazza Vittoria. L’immagine che ormai era diventata un tutt’uno con il centro di Gorizia è stata tolta questa mattina, dopo oltre un anno dall’avvio del cantiere per il recupero di Palazzo Paternolli. L’edificio, che fu luogo di lavoro e studio del filosofo Carlo Michelstaedter, diventerà una casa dello studente con numerosi comfort, con l’obiettivo di aprirla già per il prossimo anno accademico. Un intervento portato avanti dal gruppo Visconti, dal valore di 3 milioni di euro.

Lo stesso imprenditore Roberto Visconti era presente oggi al lo svelamento delle facciate che danno sulla piazza e via Bombi. Una presenza, quella dei cartelloni, comparsa nottetempo a pochi giorni dall’arrivo in città del Giro d’Italia e che ha decorato per lunghi mesi l’area. Dietro, gli operai hanno lavorato per riqualificare l’immobile che ha ospitato alcuni dei goriziani più celebri del Novecento, a partire dagli stessi Paternolli e la loro tipografia. Sciolti così i dubbi sull’effettivo stato del cantiere, che aveva colto diversi passanti.

“La prima sfida vinta è stata quella di allestire la struttura - ha commentato il sindaco Rodolfo Ziberna - prima del Giro d’Italia. Era impensabile mostrare a tutto il mondo un insieme di tubi innocenti”. L’arrivo della tappa transfrontaliera, infatti, era proprio in piazza Vittoria e non sono mancate inquadrature del palazzo. Il telone, peraltro, all’inizio presentava un’errore nella stampa, riuscendo a modificarla e riposizionare il tutto nel giro di poche ore. “Questo - ancora il primo cittadino - è il recupero di una parte importante della città”.

Al suo interno verranno realizzati 75 posti letto, dotati di biblioteca, palestra, spazi comuni al piano terra e soprattutto un museo nella soffitta di Michelstaedter, dedicata al celebre letterato. Come assicurato da Visconti, questo sarà visitabile anche da persone esterne. “È stato un percorso difficile con la burocrazia - ha ammesso - perché l’edificio è tutto tutelato. L’ingegnere Antonello ha curato tutti i dettagli per ottenere l’approvazione della Sovrintendenza" insieme all’architetto Elisa Trani. Ora si punta ad accelerare il cantiere.

L’obiettivo è di avere pronto tutto entro novembre, accogliendo così gli iscritti agli atenei di Udine e Trieste che hanno sede in riva all’Isonzo, ma anche i colleghi che studiano a Nova Gorica. La carenza di alloggi oltreconfine, infatti, è un problema sempre più marcato. I ragazzi potranno optare per camere singole, doppie o minialloggi, mentre tra i prossimi passi ci sarà il rifacimento del tetto. “In 30 giorni abbiamo avuto un tour de force - ha spiegato l’ingegnere e architetto Stefano Antonelli - e sarà lo stesso verso ottobre”.

Il percorso è stato seguito costantemente con la Sovrintendenza, cercando di ritornare ai modelli della facciata successivi alla ricostruzione del 1921. La casa, infatti, era stata distrutta dai bombardamenti della Grande guerra, e i tecnici hanno ricostruito i diversi stili apportati grazie a cartoline e foto storiche fino agli anni Sessanta. Si è optato anche per il color giallo, che recupera la tradizione della Nizza austriaca. Questo, peraltro, non sarà l’unico intervento del gruppo su Gorizia e altri sono già in studio.

L’imprenditore non ha svelato ancora nulla, se non che si andrà a operare su strutture storiche. Tra queste, già in passato era stato espresso interessamento su Villa Fromer, a Montesanto, nonché i Bagni pubblici di via Cadorna che sono in stato di abbandono da anni. Originariamente, lo stesso Palazzo Paternolli sarebbe dovuto essere ultimato già quest’anno, puntando comunque ora a colmare il gap e mettere sul mercato gli spazi nel più breve tempo possibile. Il gruppo ha sede legale a Milano, mentre quella operativa è in via Garibaldi a Gorizia.

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