Ecco il Museo Medievale a Monfalcone, ospita 800 anni di storia

Ecco il Museo Medievale a Monfalcone, ospita 800 anni di storia

I reperti

Ecco il Museo Medievale a Monfalcone, ospita 800 anni di storia

Di Salvatore Ferrara • Pubblicato il 23 Ott 2023
Copertina per Ecco il Museo Medievale a Monfalcone, ospita 800 anni di storia

L’allestimento ripercorre la storia della città, accedendo dall'ingresso laterale di piazza Unità. Investimento da 600mila euro.

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Il Museo Medievale del municipio di Monfalcone sarà inaugurato giovedì 16 novembre. L’annuncio è stato dato questa mattina durante l’incontro che ha permesso ad amministratori e giornalisti di apprezzare – in anteprima – le opere messe in atto per la valorizzazione dei resti archeologici e del restauro dei piccoli manufatti presenti nel sito culturale. Il museo riporterà i visitatori alle origini della città murata. “Si tratta di un patrimonio artistico di tutto il Paese – sono le parole del sindaco Anna Maria Cisint – tutti i manufatti rinvenuti e curati nel tempo sono di proprietà del ministero della cultura”.

Il quadro economico impiegato è stato di 600mila euro reso possibile anche grazie all’intervento della Regione. La direzione scientifica degli scavi è stata condotta da Luigi Fozzati e da Marta Novello. Gli scavi e le indagini archeologiche sono stati eseguiti dalla ArcheoTest Srl. Il progetto di restauro e di allestimento museografico è stato elaborato da Tortelli Frassoni Architetti Associati con lo Studio Tecnico Associato Busolini e Muraro e lo Studio di Ingegneria RS Srl. La direzione dei lavori è stata seguita dagli architetti Giovanni Tortelli e Camilla Gazzotti. L’allestimento interno ripercorre la storia della città. Si accederà dall’ingresso laterale di piazza Unità che tra pochi giorni sarà nuovamente fruibile.

All’interno del museo, i visitatori potranno apprezzare quella che è stata la Monfalcone dal 1290 in poi, i resti dell’antica strada e quelli di una casa, un pozzo e vari utensili. Sono in tutto 92 i manufatti esposti. Alcuni pannelli video arricchiranno ulteriormente “il viaggio nella storia”. L’impatto visivo sarà importante. Si respirerà la dimensione domestica di una comunità ammirando vasetti e scodelle di ceramica, la soglia d’entrata con il suo pavimento originale protetto da un vetro temperato e la zona adibita ad un antico deposito. la struttura si presenta semplice, dotata di un impianto idrotermico che permetterà di mantenere asciutto l’ambiente in maniera continua.

“I visitatori avranno l’opportunità di visitare un sito che si inserirà all’interno di tutto il circuito museale cittadino – spiega il sindaco Cisint - si potrà accedervi con un unico biglietto. Il lavoro di restauro è stato minuzioso. Qui si ripercorrono 800 anni di storia”. Cosa è stato fatto? Le ceramiche ritrovate sono state sottoposte ad un intervento di pulitura e consolidamento con una ricomposizione mediante incollaggio dei frammenti. Sui contenitori di bronzo è stata svolta una indagine radiografica che ha consentito di stabilire lo stato di conservazione del manufatto al fine di prevedere modalità d'intervento idonee a conservare i manufatti in genere molto degradati e frammentati, spesso deformati. Anche sui manufatti in ferro è stata svolta l’indagine radiografica.

Particolari interventi sono stati eseguiti sui manufatti di vetro e su quelli di osso o corno. Tra i tesori museali si potranno notare anche l’antica spada rinvenuta nella Bottega del Fabbro custodita in una teca climatizzata idonea alla sua conservazione. Questo vero e proprio tesoro è stato posizionato in un posto riservato ma rappresentativo. Non mancheranno i richiami alla storia del periodo patriarcale. All’incontro di stamane erano presenti anche il responsabile dell’istruttoria il geometra Fulvio Salvagno e l’ingegner Andrea Englaro.

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