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Ecco Jazz&Wine con 28 concerti in 5 teatri, così Cormons chiama grandi nomi
I grandi nomi del jazz internazionale si daranno appuntamento ancora una volta dal 23 al 27 ottobre sul Collio. Il progetto in memoria di Mauro Bardusco.
I grandi nomi del jazz internazionale si daranno appuntamento ancora una volta dal 23 al 27 ottobre al festival transfrontaliero Jazz & Wine of Peace, fra Collio friulano e sloveno, che intreccia musica e patrimonio enogastronomico al fine di celebrare l'amicizia fra i popoli. Una manifestazione che anticipa da sempre a Cormons lo spirito di Nova Gorica-Gorizia Capitale della cultura 2025. Giunto ormai alla 27esima edizione, il festival è organizzato da Circolo Controtempo e ospiterà ben 28 eventi in cinque teatri (Comunale di Cormons, Nuovo di Gradisca, Verdi e Kulturni dom di Gorizia oltre che quello di Nova Gorica) e in 18 fra cantine, aziende vinicole e dimore storiche.
Saranno sei, invece, i "Jazz & Taste" ossia degustazioni di vini accompagnati da musica live jazz. L’edizione di quest’anno sarà inoltre speciale perchè sarà la prima dalla tragica scomparsa di Mauro Bardusco, storico direttore artistico del festival che ha ricoperto tale ruolo per ben 26 anni. Come annunciato dal vicepresidente del Circolo Controtempo, Pierluigi Pintar, in memoria del compianto Bardusco sarà istituita nel prossimo futuro una sorta di fonoteca che raccoglierà l’intero patrimonio di vinili e cd (circa 8mila pezzi), oltre che vari nastri magnetici, materiali audiovisivi, riviste del settore e stampe fotografiche.
Nel corso della presentazione, avvenuta questa mattina presso la sala di rappresentanza del Comune, sono intervenuti il sindaco Roberto Felcaro e l’assessore alla cultura Anna Bortolotti, il sindaco di Gradisca Alessandro Pagotto, il presidente della Fondazione Carigo Alberto Bergamin, Micaela Passon del Gect Go e, infine, Elda Feluga presidente del Movimento del turismo del vino. Entusiasta della manifestazione il “padrone di casa” Felcaro, che ha esaltato il buon lavoro svolto dall’associazione nel corso degli anni: «Rappresenta senza dubbi un’opportunità perché attira sul territorio artisti internazionali ed un pubblico attento e curioso, che ha la possibilità di conoscere luoghi come i nostri che hanno tanto da raccontare».
Dello stesso pensiero è convinto anche Bergamin, che ha sostenuto il progetto nel corso degli anni: «Forse è uno dei primi esempi di kermesse storiche che si inseriscono pienamente nello spirito di Go!2025. Sono convinto che il festival ha tutte le potenzialità per essere sviluppato ulteriormente in futuro, scardinando finalmente le logiche del confine tra Italia e Slovenia e proponendo una commistione ed un intreccio sempre più stretto tra arte, cultura, enogastronomia e territorio».
Due saranno i momenti invece per ricordarlo all’interno della rassegna: il primo sarà il concerto del Venier Cisilino Duo, organo e tromba, nell’Abbazia di Rosazzo venerdì 25 ottobre alle 11 mentre il secondo sarà a cura della formazione capitanata da Zlatko Kaučič, con special guest il sassofonista Torben Snekkestad al Kulturni dom di Gorizia, domenica 27 ottobre alle 17.30. Il giorno primo alla 11, ecco la band con Paal Nilssen-Love al Kulturni dom di Nova Gorica, batterista norvegese fra i più creativi oggi in Europa e protagonista della scena nordica, sul palco con “Love Circus”, il progetto nato durante la pandemia nel quale si è lasciato ispirare dai suoni di Etiopia, Mali, Senegal e Brasile.
Tantissimi, ad ogni modo, i nomi che figurano all’interno del programma dell’edizione di quest’anno. L’apertura è fissata mercoledì 23 ottobre, con due concerti attraverso i quali il Jazz & Wine of Peace si intreccerà con la sessione autunnale di un altro festival ideato dal Circolo Controtempo, Zrcala Meje/Specchi di confine, che fra luglio e agosto si è tenuto a cavallo fra Gorizia e Nova Gorica ed è finanziato dall’Unione europea nell’ambito del Fondo per piccoli progetti GO! 2025 del Programma Interreg Italia-Slovenia 2021-2027, gestito dal Gect Go.
La Sala Bergamas di Gradisca d’Isonzo accoglierà quindi alle 18 Jason Moran, americano (nella foto), uno dei pianisti, compositori e artisti a tutto tondo più rilevanti presenti sulla scena musicale, non solo jazz, contemporanea. La potente e ammaliante Fatoumata Diawara, chitarrista e virtuosa della voce, rappresentante di spicco della scena musicale africana, sarà invece alle 21 nel Teatro Verdi di Gorizia. Il programma completo è possibile consultarlo sul sito dell’associazione ed i biglietti sono già in vendita sul sito Vivaticket.
Foto Clay Patrick McBride
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