il progetto
Ecco la futura torre sul colle di Medea, «un punto panoramico dai monti alla pianura»
La struttura sarà realizzata a 145 metri dall'Ara Pacis grazie a 250mila euro stanziati dalla Regione, il sindaco: «Non altera la vista della collina».
Ha finalmente una forma la torre che sarà realizzata sul colle di Medea, a circa 145 metri di distanza dall’Ara Pacis. Il sindaco Igor Godeas svela il progetto di fattibilità, redatto dalla società Build.Ing dell’ingegnere Giampaolo Cocco e già finanziato dalla concertazione regionale del 2021 con 250mila euro. Il primo cittadino precisa subito che «si tratta di un punto panoramico, anziché torre», il cui obiettivo è far ammirare ai visitatori il paesaggio circostante a 360 gradi, dalla pianura alle montagne.
Insieme al resto della sua giunta, Godeas ricorda che l’idea del progetto «nasce dal ruolo che l’area ha avuto durante la Prima guerra mondiale, dov’era presente l’Osservatorio del re per osservare i campi di battaglia». Lo stesso sito, peraltro, è in prossimità del punto dove sorgerà l’installazione. Oltre ai rimandi storici, c’è anche l’obiettivo di «valorizzare la vista nord, che oggi è offuscata dalla vegetazione». Il piano, infatti, prevede di realizzare una torre alta 13,5 metri così da superare l’ostacolo degli alberi.
Nei mesi scorsi, i tecnici hanno eseguito le prove con il cestello, calcolando la misura necessaria affinché ci sia una visuale senza che la struttura risulti impattante. «Il colle - commenta l’architetto Roberto Daris che ha collaborato alla progettazione - è un punto panoramico che è stato sempre usato. Un paio d’anni fa, durante il restauro dell’Ara Pacis, abbiamo potuto apprezzato la visuale che c’era dalle impalcature». Proprio con l’iconico monumento, dedicato ai caduti di tutte le guerre, la futura costruzione condividerà l’altezza.
«Non volevamo un oggetto che si contrapponesse all’Ara Pacis - precisa ancora Daris - ma che dialogasse e rimandasse a lei per le forme». Le linee, infatti, saranno squadrate e all’interno del pilastro è stato già pensato il possibile inserimento di un elevatore, i cui fondi per acquisto e installazione saranno ricercati in seguito. «È una struttura semplice - evidenzia Cocco - tutta in acciaio, con un nucleo centrale resistente alle prove sismiche e al vento. Non ci saranno punti intermedi sulla scalinata, che sarà a elica».
Solo in cima, quindi, si potrà stazionare - con una capienza massima di oltre una ventina di persone - per poter scorgere l’ambiente circostante a tutto tondo. Godeas ha anche rimarcato l’attenzione affinché il tutto non sia visibile a valle: «Non altererà la vista della collina, la sua struttura supererà solo la vegetazione e sarà visibile solo dal prato dov’è situata, non dal circondario». A separarla dall’Ara Pacis, peraltro, ci sarà un ulteriore barriera di vegetazione. Se dovesse servire, saranno aggiunte piantumazioni.
Ancora da valutare la colorazione e le rifiniture. In ogni caso, è stato preannunciato che vi sarà inciso il logo del Comune. Rispondendo alle critiche giunte dall’opposizione e non solo, il sindaco ha replicato che «si è molto sentito parlare del progetto in chiave polemica ma sono stati fatti commenti sul nulla, anche perché la prima bozza ce l’abbiamo da pochissimo tempo. Abbiamo fatto sintesi solo negli ultimi giorni, ritenevamo scorretto commentare qualcosa che non si sapeva ancora come potesse essere, né quale fosse l’impatto».
«L’aspetto dell’impatto ambientale era fondamentale» ha rimarcato. Ci sarà quindi un passaggio in commissione edilizia con i dettagli, mentre si intende inserire anche delle indicazioni lungo il perimetro del punto panoramico per indicare le aree visibili. Per quanto riguarda i tempi di realizzazione, la stima è di sei mesi dall’affidamento dell’incarico all’ultimazione, con il lavoro in officina e gli ultimi due mesi per il montaggio in loco. Servirà anche l’autorizzazione paesaggistica. L’approvazione del progetto esecutivo potrà arrivare solo dopo il voto di giugno.
Rimani sempre aggiornato sulle ultime notizie dal Territorio, iscriviti al nostro canale Telegram e Whatsapp, seguici su Facebook o su Instagram! Per segnalazioni (anche Whatsapp e Telegram) la redazione de Il Goriziano è contattabile al +39 328 663 0311.