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Ecco la comunità energetica di San Pier d'Isonzo, energia per otto comuni
Un progetto fisicamente durato due anni con un investimento di circa tre milioni di euro, ammortizzati da alcuni finanziamenti pubblici per la transizione energetica.
Parte con l’inaugurazione del parco fotovoltaico la Comunità energetica di San Pier d’Isonzo. Un percorso lungo e non sempre facile, come ha ribadito il sindaco, Claudio Bignolin, prima di tagliare il nastro all’area tra il Colle S. Elia e la Strada provinciale. «È stato un percorso complicato che ci ha impegnati, ognuno per le proprie competenze, per due anni, complice anche la pandemia. Un progetto – come ha ricordato Bignolin – iniziato dalla precedente amministrazione Zandomeni, cui va dato merito, ma che abbiamo fatto nostro con entusiasmo e dedizione».
Tra i presenti lo stesso Riccardo Zandomeni, assieme ad alcuni consiglieri di minoranza, oltre alla giunta comunale, al comandante della locale stazione dei Carabinieri, Giorgio Copetti al parroco don Giorgio Longo e ai consiglieri regionali Antonio Calligaris ed Enrico Bullian. «Si è risolto un problema ambientale, ovvero un sito inutilizzabile perché per molti anni ha ospitato lo scarto di lavorazione, il carbonato di calcio, dell’ex Solvay, oltre che essere parte della transizione ecologica. Oltretutto risultiamo proprietari e produttori per un terzo dell’impianto con beneficio del nostro bilancio comunale».
Grazie alla produzione dell’impianto è nata, dunque, la Comunità Energetica “Com’è San Piero”. Tra i ringraziamenti, Bignolin ha voluto ricordare Stephan Moretti di Omnia Energy, Matteo Ghiotto di Part-Energy, l’ufficio tecnico nella persona di Fabio Puntin e l’assessore Ferruccio Mohorac che detiene le deleghe all’ambiente e alla transizione ecologica.
Un progetto fisicamente durato due anni con un investimento di circa tre milioni di euro, ammortizzati da alcuni finanziamenti pubblici per la transizione energetica. L’impianto, diviso in tre, del quale uno sarà gestito in parte proprio dal Comune di San Pier d’Isonzo, produrrà per ogni sua parte un milione di kilowatt ora. Si tratterà di far risparmiare ai contribuenti circa 30mila euro annui che non graveranno, dunque, nel bilancio comunale.
«L’opera è stata costruita nel punto giusto, in una zona che non è agricola ma è un’ex discarica riutilizzata. Un esempio virtuoso che ci ricorda l’importanza della legge regionale che è stata impugnata – ha voluto ribadire il consigliere regionale Calligaris – e sarà un esempio positivo per tutta l’area regionale e non solo».
Stephan Moretti, amministratore della cooperativa benefit Part-Energy, ha ribadito come ci saranno due tipi di ricavi, «uno dalla vendita dell’energia prodotta e uno dall’intera Gse. Va detto che l’energia prodotta qui sarà utilizzata da tutti gli otto comuni serviti dalla vicina cabina primaria». Al termine dell’inaugurazione lo stesso Moretti ha voluto scoprire una targa in memoria di Fabio Oblach, architetto e progettista dell’intero impianto, scomparso il 31 ottobre 2023: «Un amico – ha concluso Moretti alla presenza del figlio di Fabio, Matthias – che ha creduto e tanto lavorato per creare questo impianto fotovoltaico».
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