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Nuova vita ai rifiuti, ecco il Centro del riuso di Isa tra Gorizia e Savogna

Attesa a giorni l'apertura al pubblico, tutti potranno ritirare i prodotti ma solo i residenti nei due comuni possono depositare.
Laddove fino a qualche anno fa c’era un inceneritore, aprirà presto battenti il nuovo centro del riuso di Isontina ambiente. L’area, posta insieme a quella di raccolta tra i comuni di Gorizia e Savogna, è stata realizzata con quattro container che saranno a disposizione dei cittadini dei due centri per depositare materiale in buone condizioni ma che non vengono più utilizzati. Parallelamente, chiunque - quindi non solo residenti - potrà ritirare i prodotti attraverso un sistema a punti previa registrazione.
A illustrare i dettagli dell’iniziativa, finanziata dal programma Interreg Italia-Slovenia con il coordinamento di Euroservice, sono stati oggi i vertici dell’azienda di rifiuti e le diverse istituzioni coinvolte. “Con questo progetto - ha spiegato l’amministratore unico di Isa, Giulio Severo Tavella - l’azienda dimostra ancora una volta la propria dinamicità e la spiccata sensibilità verso le tematiche ambientali e sociali, nonché la stretta connessione e le sue esigenze”. In queso modo si raddoppiano i punti in provincia.
Oltre a questa realtà, infatti, si conta anche quello di Romans al servizio anche di Moraro e Villesse. Il nome sarà deciso da un contest, mentre tutto è colorato dai graffiti di Claudio Paolini “Daker”, con il coordinamento di Punktone. Oltre all’area di via Gregorčič, il progetto europeo Waste design ha coinvolto l’amministrazione comunale di Postumia e la multiutility Komunala Izola, controparte diretta di Isa a Isola, nonché l’università di Venezia Iuav. Quest’ultima, in particolare, ha realizzato uno studio per il recupero degli scarti edili.
“È un servizio importante per la lotta allo spreco e la tutela dell’ambiente - ha commentato il sindaco goriziano Rodolfo Ziberna - Un progetto al servizio dei cittadini di Gorizia e di Savogna d’Isonzo. Oltre all’innegabile valenza sociale, mi piace particolarmente l’aspetto culturale educativo alla base di questa iniziativa, che fa della lotta allo spreco uno stile di vita”. Entusiasmo condiviso dall’omologo del comune vicino, Luca Pisk: “È una cosa che anche altri devono fare. Quello che non serve più può aiutare gli altri, non è per forza da buttare”.
In Slovenia, i fondi europei hanno permesso di realizzare isole ecologiche interrate. “Non ci aspettavamo una risposta così partecipata dalla gente - ha rilevato Doris Komen per il Comune della Carniola interna - ora dobbiamo insegnare alle persone molte cose sulla raccolta corretta”. Da Isola, la dirigente della società Metka Sori ha evidenziato come “nascondere i rifiuti non risolve i problemi. Questo è un seme, non siamo su pianeta illimitato e serve sempre più una scelta consapevole per tutti. Senza andare sempre nel fiume del consumismo”.
“Questa zona era inutilizzata fino a un decennio fa - ha ricordato l’assessore all’ambiente, Francesco del Sordi - Sono stati riassegnati gli spazi per un qualcosa che, altrimenti, ci costerebbe di più in gestione dei rifiuti”. Ora l’obiettivo sarà capire l’effettivo utilizzo da parte della popolazione. Per ora, però, non sono stati resi noti gli orari e giorni di apertura, nell’attesa di concludere gli ultimi lavori. Sicuramente non saranno conferibili prodotti elettronici, mentre ogni prodotto sarà valutato a monte prima di essere deposto nei container.
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